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Jarvis: l'AI, IoT e machine learning per la domotica

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Il settore delle intelligenze artificiali, che diventano veri e propri "assistenti virtuali" attraverso gadget e progetti di domotica, si è sviluppato notevolmente durante l'arco dell'anno, anche se parliamo ancora di prodotti per una nicchia di utenti che dispone di budget consistenti. Nel prossimo futuro la situazione potrebbe però cambiare e ne è convinto anche il padre di Facebook, Mark Zuckerberg, che ha sviluppato una sua AI chiamata Jarvis, prendendo come ispirazione l'omonimo progetto del famoso super eroe Marvel Iron Man.

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L'obbiettivo del fondatore di Menlo Park era quello di imparare il più possibile sulle intelligenze artificiali, durante questo suo periodo di studio ha appreso notevoli conoscenze in merito alla home automation andando a realizzare una AI da invocare tramite §Pc o smartphone. Jarvis è capace di gestire diverse funzioni della casa come ad esempio luci, termostato, musica, telecamere e porte. Inoltre questa AI può apprendere le abitudini e i gusti del proprietario di casa oltre a parole e concetti.

Si tratta quindi di una soluzione che unisce domotica, IoT, machine learning, analisi predittive, supporto ai linguaggi naturali, sintesi e interazione vocale.

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Per realizzare tutto questo Zuckerberg ha dovuto realizzare innanzitutto un sistema che connettesse i vari sistemi presenti nella sua abitazione e permettesse loro di comunicare. Questo è stato uno dei principali ostacoli all'implementazione di Jarvis, perché ogni ecosistema ha i suoi protocolli e non esistono API standard per realizzare progetti simili, l'industria non è dunque pronta per offrire soluzioni semplici per la realizzazione di sistemi cosi estesi.

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Un'altra grande incognita è stato il supporto al riconoscimento vocale, non tanto per quanto riguarda la comprensione dele parole, per realizzare dei comandi che fossero i più "naturali" possibili. Jarvis è anche dotato di funzionalità per il riconoscimento facciale e di un Messenger Bot con cui programmare delle istruzioni nel caso non si fosse in casa. Il codice di Jarvis non è ancora open source ma nel futuro non è escluso che lo diventi.

Si tratta di un progetto che dovrà evolversi ulteriormente e Mark Zuckerberg è intenzionato a passare un altro anno a sperimentare soluzioni per le intelligenze artificiali, approfondendo in special modo il settore del machine learning. Il fondatore di Facebook prevede che entro 5-10 l'industria avrà sviluppato AI realmente in grado di sostituire l'uomo durante la sua routine casalinga.

Via Mark Zuckerberg

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