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Green Pass clonato: occhio al phishing via SMS

La Polizia di Stato ha segnalato che è in atto un nuovo tentativo di phishing basato sul Green pass che va a trarre in inganno tramite SMS.
Green Pass clonato: occhio al phishing via SMS
La Polizia di Stato ha segnalato che è in atto un nuovo tentativo di phishing basato sul Green pass che va a trarre in inganno tramite SMS.
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In un epoca in cui Internet e dispositivi elettronici fanno da padroni, non deve stupire il fatto che le truffe informatiche siano praticamente sempre dietro l'angolo e, ancor di più, che si basino su quelli che sono servizi e soluzioni del quotidiano, come nel caso dei numerosi tentativi di phishing incentrati sul Green pass che sono stati segnalati proprio nelle ultime settimane.

Green pass: la Polizia di Stato allerta sui tentativi di phishing via SMS

La Polizia di Stato ha per l'appunto diramato un avviso con cui avverte di un nuovo tentativo di phishing basato sulla certificazione verde che attesta la vaccinazione o la guarigione da Covid-19 che trae in inganno gli utenti segnalando loro che la documentazione in questione è stata clonata.

Più precisamente, sta circolando un SMS che sembra inviato dal Ministero della Salute. Il mittente infatti è Min Salute e il testo, che riguarda il Green pass, è il seguente: "La sua certificazione verde Covid-19 risulta essere clonata, per evitare il blocco è richiesta la verifica dell’identità".

SMS phishing Green pass

Il messaggio rimanda poi ad un link in cui inserire i propri dati personali che però vengono immediatamente clonati. La Polizia di Stato invita infatti a non aprire assolutamente il collegamento contenuto nell'SMS e anzi, per evitare che possa essere selezionato anche solo per errore, il messaggio andrebbe pure cancellato il prima possibile.

Da notare che solo due settimane fa il Ministero della Salute aveva lanciato un altro allarme simile, ma in quel caso la truffa arrivava via email, da un indirizzo che si poteva confondere con quello ufficiale. L’oggetto dell'email era: "Attenzione: certificazione verde anti-Covid sospesa". All’interno, un messaggio in cui si spiegava all’utente che il Green pass era stato stato sospeso per uso sospetto. La strategia dell'email era la stessa utilizzata negli SMS falsi, per cui subito dopo l’avviso veniva lasciato agli utenti un link per inserire i dati personali, al fine di poterli trafugare.

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