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Google eliminerà dati raccolti da modalità in incognito di Chrome

Secondo il WSJ, Google aggiornerà i suoi termini per offrire più trasparenza agli utenti che navigano in incognito su Chrome.
Google eliminerà dati raccolti da modalità in incognito di Chrome
Secondo il WSJ, Google aggiornerà i suoi termini per offrire più trasparenza agli utenti che navigano in incognito su Chrome.
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Quando Google ha lanciato la prima versione beta del browser web Chrome nel 2008, ha introdotto anche quella che chiamava "modalità di navigazione in incognito". Utilizzando tale modalità, qualsiasi sito visitato dall’utente non veniva aggiunto alla cronologia. Tuttavia, nel 2020, la modalità di navigazione in incognito è diventata oggetto di un'azione legale collettiva. Tra le altre cose, Google è stata accusata di consentire ai propri servizi Google Analytics e Google Ad Manager di tracciare gli utenti in Chrome e altre app, anche mentre questi utilizzavano la modalità in incognito. La causa chiedeva danni fino a 5 miliardi di dollari. Nel dicembre 2023, si vociferava che Google fosse in trattative per cercare di risolvere la causa prima che andasse ufficialmente in tribunale. Oggi, il Wall Street Journal ha rivelato di aver visionato alcune delle condizioni di tale accordo.

Secondo quanto riferito, Google ha accettato di rimuovere milioni di dati di utenti Chrome, raccolti mentre questi utilizzavano la modalità di navigazione in incognito. L'azienda dovrà inoltre aggiornare i suoi termini ufficiali relativi al tipo di dati che raccoglie dagli utenti di Chrome, anche in modalità in incognito. Secondo questo accordo, Google dovrebbe anche mantenere attiva in Chrome un'impostazione che bloccherà cookie di terze parti nel browser, per impostazione predefinita, per cinque anni. Tuttavia, il piano dell'azienda di eliminare tutti i cookie di terze parti tramite la sua Privacy Sandbox potrebbe rendere “inutile” questa parte dell'accordo.

In una dichiarazione al WSJ, l'avvocato David Boies, che rappresenta i querelanti in questo caso, ha dichiarato: “questo accordo rappresenta un passo storico nel richiedere onestà e responsabilità alle aziende tech dominanti”. Anche se esiste un piano di transazione in atto, questo dovrà ancora essere approvato dal giudice Yvonne Gonzalez Rogers. L'accordo non offre denaro ai querelanti. Tuttavia, questi sono liberi di intentare azioni legali separate contro l’azienda di Mountain View, per provare a ottenere qualche tipo di risarcimento.

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