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ChatGPT: disponibile l'API per l'accesso a GPT-4

OpenAI permette agli sviluppatori di utilizzare le API del modello generativo GPT-4 in applicazioni di terze parti
ChatGPT: disponibile l'API per l'accesso a GPT-4
OpenAI permette agli sviluppatori di utilizzare le API del modello generativo GPT-4 in applicazioni di terze parti
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GPT-4 rappresenta l'evoluzione del modello generativo GTP-3.5 Turbo che anima la versione gratuita di ChatGPT. È possibile utilizzare il chatbot anche con GPT-4, ma per far questo è necessario abbonarsi alla formula ChatGPT Plus che costa 20 dollari al mese (più tasse). Un'alternativa è rappresentata dalle API (Application Programming Interface) che permettono di interagire con il servizio da applicazioni e piattaforme esterne.

GPT-4: un modello multimodale

OpenAI, l'organizzazione no profit che presiede allo sviluppo di GPT (Generative Pre-trained Transformer), ha infatti reso disponibile l'interfaccia di programmazione con accesso a GPT-4 per gli sviluppatori. Quest'ultimo, tra l'altro, è lo stesso che la Casa di Redmond ha utilizzato per la realizzazione di Bing Chat.

GPT-4 è disponibile da marzo 2023 e presenta diversi vantaggi rispetto al modello precedente. Fornisce infatti risposte più precise, supporta input più estesi ed è multimodale. Questo significa che non si limita ad interpretare prompt testuali. Può infatti elaborare delle immagini, creando ad esempio delle ricette a partire dalla foto di alcuni ingredienti, generando il codice di un sito Web sulla base della scansione di un disegno su carta o consigliando un percorso a partire da una mappa.

Le applicazioni di terze parti che dovessero sfruttare GPT-4 attraverso l'apposita API di OpenAI potranno sfruttare un modello che supporta fino ad 8 mila token per il contesto. A tal proposito è utile ricordare che attualmente esiste una versione chiamata GPT-4-32K, con appunto 32 mila token per il contesto, che però non è ancora disponibile per gli sviluppatori. Sam Altman e soci sembrerebbero comunque intenzionati a colmare questa lacuna quanto prima possibile.

L'API Chat Completions

Un'altra novità riguarda l'avvicendamento tra l'API Completions e la Chat Completions che ha appena qualche mese di vita. L'idea di OpenAI è infatti quella di facilitare la diffusione dei modelli basati sulle chat. L'uso dell'API Chat Completions è quindi consigliato, mentre i modelli basati sull'API Completions saranno ritirati a cominciare da gennaio 2024. Ad oggi Chat Completions riguarda il 97% dell'utilizzo delle API.

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