Ubuntu 16.04: supporto ai pacchetti Snap

Ubuntu 16.04 LTS sarà una release "spartiacque" per il progetto di Canonical, infatti a partire dalle prossime versioni si dovrebbe assistere all'abbandono di Unity 7, Xorg e dei pacchetti .deb in favore di soluzioni "fatte in casa" come Unity 8, Mir e i pacchetti Snap. Xenial Xerus sarà anche la prima release di Ubuntu a permettere l'uso e l'installazione di questo nuovo sistema per i pacchetti.

Gli Snap saranno però affiancati dagli ultrarodati .deb, proprio come la controparte dei sistemi operativi concorrenti, potranno contenere sia le applicazioni che le varie dipendenze. Dunque Canonical darà all'utente la possibilità di non essere vincolato ai pacchetti presenti nei repository, si potrà quindi bypassare tutto il sistema di librerie condivise che sta alla base delle distribuzioni Linux.

In questo modo gli sviluppatori potranno rilasciare un unico pacchetto che potrà girare senza problemi su tutte le versioni future di Ubuntu, un po' come avviene da sempre su Windows. Si sta dunque lasciando il potere agli autori del software di utilizzare le librerie più avanzate anche se queste non sono presenti nativamente nei repository della distribuzione. Sarà dunque la morte definitiva dei vari PPA extra.

Approcci simili, definiti a "bundle", non sono nuovi all'interno del panorama delle distribuzioni Linux. Mozilla rilascia già da anni dei "binari precompilati" per i suoi programmi su Linux e molti store online di videogiochi come GOG o Humble Bundle fanno lo stesso con dei bundle standalone che possono girare senza appoggiarsi alle librerie condivise del sistema.

Snappy è pensato anche per gestire i delta update, dunque quando un pacchetto Snap sarà aggiornato verrà installato solo il codice nuovo e non l'intero pacchetto, risparmiando spazio su disco e banda.

La palla è ora nelle mani dei vari sviluppatori di terze parti che potranno beneficiare di Snapcraft, un tool sviluppato da Canonical che dovrebbe agevolare la transizione ai nuovi pacchetti.

Via Canonical