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Oltre Docker: il futuro dei container

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Nel corso del Future Decoded di Roma, evento organizzato da Microsoft che si terrà il 12 Novembre presso l’Auditorium Parco della Musica e vedrà come ospite d'eccezione il CEO Satya Nadella, ci sarà una track dedicata interamente ai Professionisti IT tenuta da esperti del business processing che interverranno riguardo agli strumenti messi a disposizione dalla Casa di Redmond per massimizzare la produttività anche in ambito enterprise.

Tra gli argomenti affrontati dai talker si segnala uno speech di Nicola Ferrini, Microsoft MVP e Windows IT PRO con oltre 15 anni di esperienza in sistemistica, virtualizzazione di server, desktop e applicazioni con competenze avanzate in Private e Public Cloud, che proporrà ai partecipanti un contributo intitolato "Windows Server Container, Nano Server, Docker and the future ahead"; sarà un'occasione e un'opportunità per scoprire come utilizzare al meglio questi strumenti per il miglioramento dei propri progetti e delle proprie infrastrutture.

Chiaramente, nell'affrontare tali tecnologie è più che naturale un riferimento immediato ai container; la possibilità di gestire ambienti operativi isolati e portabili con un controllo diretto delle risorse sta rivoluzionando le metodologie per l'implementazione di applicazioni che, grazie a soluzioni come Docker, potranno lavorare all'interno dell'environment di riferimento senza produrre effetti negativi per il sistema in uso e senza che quest'ultimo possa compromettere il funzionamento delle Apps.

Parliamo della vera e propria evoluzione dei processi di virtualizzazione, uno sviluppatore che opera da un container potrà contare su una development experience più avanzata rispetto a quella che potrebbe ottenere tramite una macchina nella quale sia stato installato (anche ex novo) un ambiente di sviluppo o un sistema virtualizzato; con il supporto di Docker un Windows Server Container sarà gestibile come un qualsiasi altro container, con in più il supporto di un'azienda pronta a raccogliere i feedback degli utilizzatori.

Se da una parte, utilizzando i container, i developers potranno creare e aggiornare delle vere e proprie applicazioni universali indipendentemente dal linguaggio di sviluppo o programmazione adottato, realizzando quindi delle soluzioni portabili in grado di funzionare su qualsiasi dispositivo (laptop, desktop, server, private e public cloud o service provider), dall'altra i professionisti dell'IT avranno la possibilità di fornire ai coders un ambiente standardizzato, pienamente votato all'interoperabilità tra piattaforme, senza che gli admin debbano più gestire installazioni e configurazioni complesse.

Di questo e di molto altro si parlerà nel corso del Future Decoded di Roma, un evento che sarà completamente gratuito richiedendo una semplice registrazione per partecipare:

Per restare aggiornato sulle novità del Future Decoded 2015 sarà possibile consultare il sito ufficiale dell'iniziativa e #FutureDecoded sui social.

In occasione della tappa romana Satya Nadella riceverà i #dilloalfuturo della community italiana, un'opportunità per interagire direttamente con Microsoft, chiedere e suggerire, proporre e anche criticare.

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