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Il MIT ha creato un polimero leggero 6 volte più resistente di un vetro anti-proiettile

Grazie a questa nuova scoperta il MIT ha dichiarato che questo polimero è più resistente dell'acciaio e del vetro anti proiettile
Il MIT ha creato un polimero leggero 6 volte più resistente di un vetro anti-proiettile
Grazie a questa nuova scoperta il MIT ha dichiarato che questo polimero è più resistente dell'acciaio e del vetro anti proiettile
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I ricercatori del MIT sono riusciti a creare un nuovo materiale polimerico chiamato 2DPA-1 che ha il doppio della resistenza dell'acciaio e fino a sei volte la resistenza alla deformazione del vetro antiproiettile. Il polimero in fogli può essere facilmente creato in grandi quantità e utilizzato come rivestimento ultra resistente per telefoni e automobili, o anche come materiale da costruzione.

Questo polimero leggero, il cosidetto 2DPA-1 ha un sesto della densità dell'acciaio, ma richiede il doppio della forza per essere rotto. Questo è il motivo per cui gli scienziati pensano che il nuovo materiale possa essere utilizzato come rivestimento protettivo sottile ma ultra duro per telefoni o parti di automobili. Il polimero ha anche una resistenza alla deformazione fino a sei volte superiore a quella del vetro antiproiettile, quindi può essere utilizzato per barriere leggere ma estremamente ammortizzanti, o anche nella costruzione di ponti ed edifici. Un'altra caratteristica interessante del nuovo materiale 2DPA-1 è che è impermeabile a gas o liquidi, fornendo quindi una protezione dalla corrosione aggiuntiva a quelle eventuali parti dell'auto su cui verrebbe applicato.

Una rivoluzione per qualsiasi tipo di progetto che vorrà utilizzare questo polimero

Per ottenerlo, il team del MIT del Dipartimento di Chimica è riuscito a far aderire le sue molecole in una struttura bidimensionale simile a un foglio chiamata poliarammide, un'impresa finora ritenuta impossibile per cui ci sono voluti decenni di lavoro. Il materiale era formato da "dischi" uniti da una catena molecolare che poi si impilavano l'uno sull'altro tenuti da legami a idrogeno molto forti che non lasciavano passare nemmeno i gas. Secondo Michael Strano, il professore di ingegneria chimica al MIT che è l'autore senior dello studio:

"Invece di creare una molecola simile a uno spaghetto, possiamo creare un piano molecolare simile a un foglio, dove otteniamo le molecole che si uniscono tra loro in due dimensioni. Questo meccanismo si verifica spontaneamente in soluzione e, dopo aver sintetizzato il materiale, possiamo facilmente rivestire in rotazione film sottili straordinariamente resistenti."

La produzione in serie del polimero leggero rimane solo una questione di approvvigionamenti, affermano i ricercatori. La capacità di produrre il materiale 2DPA-1 in modo economico e su larga scala è importante almeno quanto la sua scoperta, se non di più, poiché ci sono molti materiali promettenti ma proibitivi in ​​termini di costi. La nuova ricerca è stata sponsorizzata dal Center for Enhanced Nanofluidic Transport, a sua volta finanziato dal Dipartimento della scienza dell'energia degli Stati Uniti e dal Laboratorio di ricerca dell'esercito.

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