Nessun risultato. Prova con un altro termine.
Guide
Notizie
Software
Tutorial

Il Kernel Linux 4.9 è stato dismesso

Linux 4.9 ha raggiunto il termine del suo ciclo vitale ed è stato dismesso dal team di coder del progetto
Il Kernel Linux 4.9 è stato dismesso
Linux 4.9 ha raggiunto il termine del suo ciclo vitale ed è stato dismesso dal team di coder del progetto
Link copiato negli appunti

Dopo sei anni di onorato servizio il ramo 4.9 del kernel Linux è stato ufficialmente dismesso dagli sviluppatori del progetto. A dare l'annuncio alla community di utenti è stato il developer Greg Kroah-Hartman tramite la mailing list ufficiale dedicata allo sviluppo del kernel del Pinguino. Gli utenti che ancora adottano tale edizione di Linux sono quindi invitati ad aggiornare alla LTS più recente ovvero Linux 6.1, cioè l'edizione rilasciata lo scorso dicembre che implementa una serie di innovazioni davvero interessanti, come ad esempio il supporto all'AMD Platform Management Framework, che fornisce varie migliorie prestazionali con una lunga pletora di CPU (Central Processing Unit), ed al modulo software MGLRU, che invece consente una velocizzazione delle operazioni di page reclamation code ed una riduzione dei tempi di esecuzione degli applicativi e di diverse tipologie di workload.

Ecco il messaggio pubblicato da Greg Kroah-Hartman nella mailing list ufficiale del progetto:

"Attenzione, questo sarà l'ultima build rilasciata per la serie 4.9. Tale ramo ha infatti raggiungo il termine del suo ciclo vitale, quindi è necessario migrare almeno su Linux 4.14 oppure a Linux 6.1, che è attualmente l'opzione migliore. Se tale migrazione dovesse comportare dei problemi sentitevi liberi di contattarmi."

In ambito consumer/PC Desktop la fine del supporto a Linux 4.9 non rappresenta un problema. Praticamente nessuna distribuzione del genere si appoggia ancora a questa edizione, ormai vetusta, del kernel del Pinguino. Tuttavia nel settore aziendale/embedded è possibile trovare diversi dispositivi che sfruttano versione datate di Linux. L'assenza di bugfix e di patch di sicurezza trasformerà presto questi device in bersagli per i cracker, che potranno sfruttare falle non risolte per eseguire diverse tipologie di attacchi informatici volti al furto di dati o alla manomissione dei sistemi.

Ecco perché i coder di Linux consigliano caldamente di implementare al più presto un piano di migrazione alla più recente release LTS (Long Term Support) o quanto meno ad una versione ancora supportata dal team di developer.

Ti consigliamo anche