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Google Password Manager è davvero così sicuro come sembra?

Google Password Manager è uno strumento utile e funzionale, ma che puoi rendere ancora più sicuro con qualche piccola accortezza.
Google Password Manager è davvero così sicuro come sembra?
Google Password Manager è uno strumento utile e funzionale, ma che puoi rendere ancora più sicuro con qualche piccola accortezza.
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Il gestore di password proposto da Google ha, giusto qualche settimana fa, potuto godere di alcune novità che aumentano la percezione di sicurezza da parte degli utenti. Rispetto ai tanti pericoli della rete, però, Google Password Manger è davvero così sicuro?

La risposta in breve, potrebbe essere un semplice sì. Stiamo parlando di un gestore di password proposto da Google, forte di anni e anni di esperienza. Il colosso di Mountain View, infatti offre crittografia di livello militare per proteggere i tuoi nomi utente, password e metodi di pagamento. Non solo: poiché le informazioni vengono crittografate sul dispositivo prima di essere inviate ai server di Google, l'azienda (e nessun altro) può dare uno sguardo.

Se è vero che questo password manager è sicuro, esistono anche i modi per renderlo ancora più a prova di hacker. Con alcune facili precauzioni, infatti, è possibile rendere Google Password Manager un vero e proprio "bunker" a prova di cybercriminali.

Come rendere Google Password Manager ancora più sicuro

Il primo passo, in tal senso, è creare parole d'accesso complesse. Queste dovrebbero contenere almeno 17 caratteri, incluse lettere con maiuscole e minuscole, numeri e caratteri speciali. Per rendere difficile l'individuazione da parte di estranei, il consiglio è quello di evitare nomi, cognomi, date di nascita e altre informazioni che sono potenzialmente intuibili da un hacker.

Quando si affida a Google Password Manager la generazione automatica di parole d'accesso, queste risultano sicure ma di soli 15 caratteri invece di 17. Nonostante non possa sembrare, due caratteri in più può rendere ancora più difficili potenziali intromissioni.

Allo stesso modo, una password non dovrebbe mai essere definitiva: il consiglio più comune tra gli esperti, infatti, parla del cambiamento della stessa ogni 90 giorni. Evitare Wi-Fi pubblici e attivare l'autenticazione a due fattori, può essere un altro modo per rendere il gestore di password ancora più efficace.

Infine, utilizzare un antivirus adeguato e avere un approccio sempre e comunque prudente, possono essere altri due fattori in grado di fare la differenza.

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