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Google Bard: rinviato in Italia per problemi di privacy

Il lancio di Google Bard in Europa e in Italia è stato ritardato a causa delle preoccupazioni dell'Unione sulla privacy nell'uso del chatbot.
Google Bard: rinviato in Italia per problemi di privacy
Il lancio di Google Bard in Europa e in Italia è stato ritardato a causa delle preoccupazioni dell'Unione sulla privacy nell'uso del chatbot.
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Google Bard è disponibile in varie parti del mondo, ma purtroppo in Italia non è ancora fruibile. Il perché lo si evince da precedenti comunicazioni: ci sono problemi di privacy. A distanza di tempo, però, la situazione pare non essere ancora cambiata e stando a nuovi report Google ha ricevuto un fermo da parte dell’Unione Europea.

Google Bard: in Italia non è ancora disponibile per ragioni di privacy

Andando più nello specifico, TechCrunch informa che Graham Doyle, il vice commissario della DPC (Data Protection Commission) irlandese, ha confermato che Google non avrebbe inviato tutte le informazioni necessarie per far luce sulle questioni relative alla protezione dei cittadini e dei dati da essi condivisi. Il lancio di Google Bard in Italia era fissato proprio in questioni giorni, ma alla luce di tali fatti verrà posticipato a tempo indeterminato.

Stando a quanto riferito da un portavoce del colosso di Mountain View, il lancio di Google Bard in Italia e in altre parti d'Europa sarebbe dovuto avvenire a maggio scorso, ma a causa del summenzionato blocco imposto dall'UE ciò non si è effettivamente verificato. Come parte di questo processo, però, big G ha parlato con le autorità di regolamentazione della privacy per rispondere alle loro domande e ascoltare il feedback”.

In merito alla situazione, Doyle ha affermato che "la questione è in corso di esame da parte del DPC e condivideremo le informazioni con i nostri colleghi non appena riceveremo ulteriori risposte alle nostre domande”.

Sicuramente ci saranno dei risvolti nei giorni a venire, ma per il momento queste sono le uniche informazioni disponibili.

Aggiornamento 11:50 15/06/2023 – Un portavoce di Google ci ha comunicato quanto segue: “A maggio abbiamo annunciato di voler rendere Bard disponibile in un maggior numero di aree del mondo, compresa l’Unione Europea, e di volerlo fare in modo responsabile, confrontandoci con esperti, autorità di regolamentazione e policy maker. Nell’ambito di questo percorso, ne stiamo discutendo con gli enti regolatori della privacy, per ascoltare le loro osservazioni e rispondere alle loro domande.

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