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De Kerchove, blog e intelligenza connettiva

Un'intervista rilasciata dal luminare Derrick De Kerckhove a Internet Magazine fotografa una rinnovata importanza per i blog nel panorama del web che sta arrivando: per i blog un ruolo primario nella cosiddetta "intelligenza connettiva"
Un'intervista rilasciata dal luminare Derrick De Kerckhove a Internet Magazine fotografa una rinnovata importanza per i blog nel panorama del web che sta arrivando: per i blog un ruolo primario nella cosiddetta "intelligenza connettiva"
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Chi non conoscesse il personaggio De Kerchove è caldamente invitato a fare una breve ricerca per capire la statura del personaggio e l'importanza delle sue analisi nel quadro odierno dell'Information Technology. Erede culturale del McLuhan de "il medium è il messaggio", De Kerchove ha recentemente rilasciato un'invervista a Massimo Mattone, caporedattore di Internet Magazine (l'intervista sarà  pubblicata integralmente sul n. 99 di Dicembre), sull'argomento "blog". L'intervista è interessante non tanto per i blog in sé, comunque argomento centrale delle domande poste, quanto per la visione di insieme proposta da De Kerchove sulla rete, sull'apporto dei singoli alla rete e, di conseguenza, sul ruolo dei blog nella rete e nella società .

Punto numero 1: i blog non influenzeranno in modo decisivo le prossime elezioni. L'influenza ci sarà , si, ma sarà  ancora confinata e non fondamentale. Internet ha comunque una dignità  propria crescente e la sua influenza emerge anche nel dibattito politico: ne consegue che la voce di Internet diventerà  nel tempo sempre più importante anche nell'orientamento politico di quanti ne animano la comunità .

Punto numero 2: il gap tra blog e giornalismo si sta sempre più chiudendo in quanto "è il blog che ti dice la verità  quando le cose si fanno sul serio". La verità  senza filtri ed il contatto diretto tra le parti apre dunque ad una dimensione nuova in cui i blog assumono un ruolo fondamentale e ricoprono una parte del tutto nuova.

Punto numero 3: l'intervista sviluppa un interessante dialogo a distanza con un altro grande teorico della comunicazione: Pierre Lévy. Li separa un diverso approccio di base, con De Kerchove che erge la propria analisi sull'intelligenza "connettiva" e Lévy che invece parte dall'intelligenza "collettiva": mentre il primo vede il web come composto da una miriade di unità  interconnesse, il secondo vede un'amalgama sola che si muove organicamente come fosse essa stessa una sola intelligenza. I due approcci sono tanto simili quanto opposti ed è un esercizio quantomeno stuzzicante riflettere alla luce delle teorie sostenute dai due.

Punto numero 4: tagging, Del.icio.us, Flickr, Technorati. De Kerchove punta su questi nomi per quanto concerne il web che sta arrivando. Insomma: De Kerchove crede in quelle che sono le prime manifestazioni del ribollire del cosiddetto Web 2.0.

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