Bluesky, il social network decentralizzato e open source, sta sviluppando una nuova proposta che mira a dare agli utenti maggiore controllo su come i loro dati vengono utilizzati nell'ambito dell'intelligenza artificiale (AI). Durante la conferenza SXSW ad Austin, il CEO di Bluesky, Jay Graber, ha annunciato che la piattaforma sta lavorando alla creazione di un sistema di consenso che permetta agli utenti di decidere come i loro contenuti vengano sfruttati per addestrare i sistemi di AI generativa.
Nonostante Bluesky non abbia intenzione di utilizzare i post degli utenti per addestrare propri modelli di AI, la crescente domanda di dati per l'addestramento di intelligenze artificiali ha reso necessaria l'introduzione di una politica chiara in merito. La natura pubblica di Bluesky ha infatti reso possibile ad altri di utilizzare i contenuti degli utenti per addestrare i propri sistemi, come dimostrato da un'inchiesta di 404 Media.
Rispetto al suo principale concorrente, X, che utilizza i post degli utenti per formare il suo chatbot Grok e ha modificato la sua politica sulla privacy per permettere a terzi di fare lo stesso, Bluesky si sta allineando su una strada differente.
A cosa punta Bluesky come piattaforma?
La piattaforma sta puntando sulla trasparenza e sul consenso degli utenti, un approccio che ha attratto molti ex utenti di X, contribuendo alla rapida crescita di Bluesky, che ha superato i 32 milioni di utenti in soli due anni. Graber ha spiegato che il social network sta collaborando con diversi partner per sviluppare un quadro per il consenso degli utenti.
Gli utenti potranno scegliere come desiderano che i loro dati vengano utilizzati dall'AIgenerativa. La proposta è basata su un modello simile a robots.txt, un file che i siti web usano per stabilire se desiderano essere scansionati dai motori di ricerca. Sebbene i motori possano ancora scansionare i siti web, molte piattaforme rispettano questa richiesta, e lo stesso approccio potrebbe essere adottato per l'AI.
Il sistema proposto consentirebbe agli utenti di esprimere il loro consenso sia a livello di account che di singolo post, e si farebbe affidamento sulle altre aziende per rispettare queste impostazioni. La proposta, disponibile su GitHub, si inserisce in una collaborazione più ampia tra Bluesky e altre realtà che si occupano di difendere i diritti degli utenti nel contesto dell'AI. Concludendo, Graber ha dichiarato che questa è una direzione positiva per il futuro, poiché mira a garantire la protezione dei dati personali in un mondo sempre più influenzato dall'intelligenza artificiale.