Digital marketing e benefici del remarketing
Il remarketing può essere uno strumento utile per aumentare gli accessi al sito e le conversioni: è quanto spiega un’analisi di Across.
- di Marco Grigis
- 18 Febbraio 2020
Quella del remarketing è un’attività sempre più fondamentale per il successo di un sito web, soprattutto in termini di aumento degli accessi e nel tasso di conversioni. La possibilità di raggiungere nuovamente utenti, già avvicinati con precedenti campagne, incrementa notevolmente le chances di un maggiore interesse verso il prodotto o il servizio offerto, massimizzandone la resa. Ma come funziona il remarketing e, soprattutto, quali sono i suoi benefici?
A rispondere a questa domanda ci pensa Fabrizio Riva, Head Of Lead Generation di Across, azienda specializzata proprio in lead generation a livello globale. Innanzitutto, è necessario capire cosa si intenda per remarketing: si tratta di una strategia di recupero dell’audience basata su nuovi contatti con utenti già coinvolti in precedenti campagne. In altre parole, quando un utente abbandona un sito web lo si può invogliare con mirate comunicazioni pubblicitarie, spingendolo a tornare sul sito precedente, nonché a completare una conversione.
Per rendere possibile questo processo, così come Riva sottolinea, è necessario fare riferimento a un codice di tracciamento, conosciuto più semplicemente anche come pixel. Grazie a questo strumento, sarà possibile raccogliere alcune informazioni statistiche sulle attività dell’utente, nel pieno rispetto delle normative sulla privacy. Ed esempio si può monitorare la posizione geografica, il tempo di navigazione, la presenza su una specifica landing page e via dicendo. Nell’ambito del remarketing, il ricorso ai pixel consente di proporre un advertising mirato, incentivando gli acquisti tramite leve come gli sconti oppure prodotti analoghi a quelli ricercati.
Dai dati elaborati da Across, è emerso che una buona attività di remarketing sia in grado di incrementare del 40% il numero delle visite mensili al proprio sito Web, a cui si aggiunge un +150% nel tasso di conversione. Ancora, dai dati sull’utente raccolti possono partire altre tipologie di campagne, come l’inoltro di newsletter, SMS, strutturare DEM personalizzate, nonché proporre sondaggi per raccogliere il feedback da parte degli utenti.
Il remarketing, tuttavia, deve essere inserito in una digital strategy che sia ampia e strutturata, capace di mescolare più canali quali i social media, Google AdWords, il Native Advertising e molto altro. Serve inoltre affidarsi a professionisti di settore, per padroneggiare al meglio i vari canali senza infastidire gli utenti, un fatto che potrebbe allontanarli.
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