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Desktop: perché Linux è ancora cosi marginale?

La fine del supporto a Windows 7 non favorisce Linux il cui market share nel segmento Desktop rimane minoritario
Desktop: perché Linux è ancora cosi marginale?
La fine del supporto a Windows 7 non favorisce Linux il cui market share nel segmento Desktop rimane minoritario
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L'EOL (end of life) di Windows 7 è stata percepita da molti utenti come un'importante opportunità per le soluzioni basate su Linux. Le distribuzioni animate dal kernel del "Pinguino" rappresentano infatti un'ottima alternativa a Windows e possono essere eseguite senza problemi anche sull'hardware più datato.

Tuttavia nella stragrande maggioranza dei casi gli utenti Desktop scelgono di non abbandonare il sistema operativo di Microsoft. Ma quali sono le reali motivazioni di questa scelta? Perché Linux è ancora cosi marginale nel segmento Desktop?.

Di recente si è posto le stesse domande anche Bogdan Popa, tech editor della redazione di Softpedia, che ha realizzato un articolo dove analizza i principali motivi che spingono gli utenti a non abbandonare l'ambiente Windows:

Le reali possibilità che Linux possa beneficiare in qualche modo dall'EOL di Windows 7 sono esigue. Nonostante le distribuzioni siamo molto user-friendly, nel settore Desktop la maggior parte delle persone sceglie comunque di restare su Windows.

Negli ultimi mesi, secondo i dati del sito Web Netmarketshare, la quota di mercato del sistema operativo Microsoft, nonostante il ritiro di Windows 7, nel complesso non sarebbe cambiata in modo rilevante. A dicembre Windows controllava circa l'88,70% del mercato Desktop, mentre Linux arrivava appena al'1,51%. Alla fine di gennaio, il mese in cui Windows 7 è stato dismesso, Windows era in esecuzione sull'88,14% dei PC, mentre Linux era sceso all'1,47%.

Queste cifre per Popa non dovrebbero sorprendere:

"Gli utenti di Windows 7 che hanno rinviato l'aggiornamento a Windows 10 fino all'ultimo minuto sono in genere delle persone che non desiderano cambiare le loro abitudini.

Moltissimi utenti infatti non sono interessati a Linux perché non hanno intenzione di riabituarsi ad un nuovo sistema. Dunque è molto improbabile che questa fascia di utenti, ovvero coloro che sono rimasti fino alla fine su Windows 7, decida di passare ad una delle tante distruzioni presenti in Rete.

I sistemi Linux non si rivolgono unicamente a un pubblico esperto, anzi sono spesso molto semplici da usare, ma prevedono che l'utente si impegni a imparare nuove metodologie di lavoro, come ad esempio l'installazione delle App tramite i package manager. Tuttavia non sempre l'utente è disposto ad aggiornare le proprie competenze per poter utilizzare una nuova piattaforma, ecco perché ancora oggi Windows domina ancora il mercato Desktop.

Via Bogdan Popa

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