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Realtà aumentata: quali futuri benefici per il business?

Realtà aumentata: quali futuri benefici per il business?
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Un'esperienza d'uso più coinvolgente e immersiva, senza però la sensazione di estraniazione tipica della completa virtualità. La realtà aumentata sta conquistando sempre più aziende dell'universo hi-tech, da Apple a Google, ed è già giunta nelle mani dei consumatori soprattutto a livello mobile, con moltissime applicazioni pratiche sia per iOS che per Android.

Si tratti della possibilità di ottenere informazioni aggiuntive quando si ammira un quadro al museo, della capacità di misurare facilmente superfici anche molto estese o di semplice gaming e intrattenimento, in molti sono concordi nel sostenere che la realtà aumentata sia l'interfaccia del futuro. Ma quali sono i benefici e i possibili scenari a livello business?

Per chi ancora non lo sapesse, per "realtà aumentata" si intende una tecnologia che permette di aggiungere, all'interno di ambientazioni del tutto reali, degli elementi virtuali. Al momento, questo obiettivo è ottenuto principalmente con smartphone e tablet: inquadrando una scena con la fotocamera inclusa in questi device, si possono ammirare elementi aggiuntivi non realmente presenti.

Per semplificare, inquadrando un tavolino vuoto si potrà scorgere un vaso ricolmo di fiori. Ancora, riprendendo una stanza spoglia, si potrà verificare quale tipologia d'arredamento meglio si adatti per effettuare acquisti mirati, e via dicendo. Di seguito, qualche scenario sulle possibilità future.

Vendita di prodotti

Con molta probabilità, la realtà aumentata diventerà la scelta primaria per il commercio elettronico, come soluzione comoda e immediata per ammirare da vicino un prodotto, prima di acquistarlo. Gli esempi sono i più disparati: si potrà verificare se il quadro che si desidera acquistare si possa effettivamente abbinare con le pareti del salotto, vedersi indossare un vestito prima ancora di averlo fisicamente a disposizione, cambiare la tappezzeria di casa senza brutte sorprese.

Secondo gli esperti, quando la diffusione della realtà aumentata sarà capillare - un fatto che avverrà probabilmente a breve, dati ARKit di Apple e ARCore di Google e la disponibilità praticamente su qualsiasi smartphone mondiale - lo shopping online riceverà una spinta mai vista nella sua storia.

Sviluppo collaborativo

La realtà aumenta apre numerose possibilità non solo in fase di vendita e presentazione di un prodotto, ma può rappresentare uno strumento di punta anche per lo sviluppo e il design dello stesso. A partire della possibilità di verifica dello stesso in diverse ambientazioni, non sempre raggiungibili dal vivo dalle realtà imprenditoriali, soprattutto per quelle più piccole o con budget ridotti. Ancora, potrebbe rappresentare una risorsa essenziale per individuare delle disfunzioni di design - la reale maneggevolezza di un oggetto, la disposizione di comandi e quant'altro - ancora prima che un prototipo venga realizzato.

Il fattore su cui molte aziende puntano, però, è la possibilità di realizzare un design collaborativo, capace di raccogliere i contributi di un gruppo nutrito di professionisti fra di loro anche geograficamente lontani. Con le tecnologie AR, infatti, è molto più semplice metter mano - seppur virtualmente - sul processo di elaborazione di un prodotto.

Oltre lo schermo

La realtà aumentata, infine, offre anche un oceano infinito di possibilità di interazione con gli stessi utenti, garantendo nuove modalità di comunicazione e di engagement con gli stessi. Sebbene oggi le tecnologie siano perlopiù diffuse su tablet e smartphone, e quindi siano ancora largamente dipendenti dagli schermi, l'evoluzione si sta velocemente indirizzando verso occhiali e visori.

Non solo questo libera la creatività del designer, non più limitato dai confini del display, ma apre nuove sfide a livello di interfaccia, soprattutto sul fronte dell'UX e dell'UI Design. L'utente ha infatti le mani libere, un fatto che potrebbe garantire l'implementazione di speciali gesture, mentre lo spazio a disposizione è praticamente al campo visivo dello stesso utilizzatore.

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