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Truffa Wangiri: i prefissi telefonici da evitare e come proteggersi a maggio 2025

La truffa del Wangiri torna a maggio 2025. Scopri i prefissi telefonici da evitare e i consigli per proteggerti da addebiti indesiderati.
Truffa Wangiri: i prefissi telefonici da evitare e come proteggersi a maggio 2025
La truffa del Wangiri torna a maggio 2025. Scopri i prefissi telefonici da evitare e i consigli per proteggerti da addebiti indesiderati.
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Uno squillo, un numero sconosciuto e la curiosità che diventa il nemico principale. È così che si presenta la truffa Wangiri, un raggiro telefonico che sfrutta la nostra inclinazione naturale a richiamare le chiamate perse. Con l’arrivo della primavera del 2025, questa truffa torna a minacciare gli utenti italiani, colpendo i loro portafogli in modo subdolo e rapido.

Il termine "Wangiri" deriva dal giapponese e significa letteralmente "squilla e riattacca". Questo nome descrive perfettamente il meccanismo utilizzato dai truffatori: effettuano una chiamata breve da prefissi telefonici internazionali, sperando che la vittima richiami. Nel momento in cui ciò accade, si attivano servizi a sovrapprezzo, causando addebiti elevati sul conto telefonico dell’utente ignaro.

La lista dei numeri sospetti è in continua espansione e include prefissi provenienti da paesi come Moldavia (+373), Kosovo (+383), Tunisia (+216), Cuba (+53), ma anche da nazioni europee come Regno Unito (+44), Francia (+33), Spagna (+34) e Belgio (+32). Un’attenzione particolare va riservata ai numeri con prefisso +1, seguiti da combinazioni specifiche come 473 o 809, che si riferiscono all’area caraibica. La diffusione globale di questi prefissi evidenzia l’ampiezza del fenomeno e la necessità di essere costantemente vigili.

Strategie per proteggersi

La prevenzione è la miglior arma contro la truffa Wangiri. Gli esperti di cybersicurezza consigliano alcune azioni fondamentali per ridurre al minimo i rischi: ignorare completamente le chiamate da numeri con prefissi internazionali sconosciuti; utilizzare applicazioni come TrueCaller, che permettono l’identificazione automatica di numeri potenzialmente fraudolenti e monitorare regolarmente il credito telefonico e le fatture mensili per individuare eventuali addebiti non autorizzati.

Un ulteriore livello di protezione può essere ottenuto attivando il blocco delle chiamate internazionali in entrata, un servizio disponibile presso la maggior parte degli operatori telefonici italiani. Questa opzione è particolarmente utile per chi non ha contatti frequenti con l’estero e desidera ridurre le probabilità di cadere vittima di raggiri.

La consapevolezza resta comunque l’arma più potente. Condividere informazioni su queste truffe con amici e familiari, specialmente con coloro che hanno meno familiarità con la tecnologia, può limitare significativamente il raggio d’azione dei truffatori. È fondamentale educare gli utenti sull’importanza di riconoscere i segnali di allarme, come i prefissi telefonici sconosciuti o le chiamate perse non attese.

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