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Ricerche su Google, studenti a rischio hacking: cosa sta succedendo?

Studenti a rischio hacking negli states, siti universitari sotto assedio: ecco il risultato di una ricerca da parte di NordVPN.
Ricerche su Google, studenti a rischio hacking: cosa sta succedendo?
Studenti a rischio hacking negli states, siti universitari sotto assedio: ecco il risultato di una ricerca da parte di NordVPN.
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Presso Harvard, Stanford, Columbia e tante altre prestigiosi college americani si stanno verificando una serie di attacchi informatici ai danni degli studenti.

Secondo una ricerca sulla sicurezza informatica portata avanti da NordVPN, gli hacker si concentrano su organizzazioni rispettabili, spesso istituzioni, promuovendo spam e malware che prendono di mira gli universitari. Una volta infettati dagli agenti malevoli, questi tendono a manipolare le pagine di ricerca di Google (serp) per proporre ulteriori siti di dubbia provenienza.

Stando a i dati appresi dagli esperti Stanford è l'istituto colpito più duramente. A farne le spese è stato il sito stesso del college, con 3.110 link malevoli verso (veri o presunti) siti per adulti, servizi streaming o piattaforme di gioco d'azzardo.

In questo contesto Harvard presenta 309 link sospetti, mentre Columbia è terza con 238. Nulla a che vedere con l'Università Interamericana di Porto Rico, su cui sono stati registrati ben 49.400 collegamenti verso siti poco raccomandabili.

In America studenti a rischio hacking: perché gli hacker prendono di mira i siti universitari?

I siti web universitari rappresentano una grande attrazione per gli hacker, in quanto offrono svariate pagine e dunque diversi punti di in cui i cybercriminali possono inserire codice dannoso senza dare nell'occhio.

Adrianus Warmenhoven, consulente per la sicurezza informatica di NordVPN, ha affermato durante un'intervista al The US Sun "Gli hacker hanno capito che la Black Hat SEO è un ottimo modo per nascondere materiale dannoso pur mantenendolo in bella vista, e i siti Web con un nome di dominio prestigioso saranno sempre una grande attrazione".

I siti Web dei college rappresentano una grande attrazione per gli hacker, secondo Warmenhoven perché "Ricevono enormi volumi di traffico web e di solito contengono dozzine di pagine, comprese pagine di destinazione separate e sezioni per diversi dipartimenti".

Warmenhoven spera che ora che è riuscito a riportare l'attenzione sul problema, le università introducano sistemi per fermare gli attacchi criminali. "È importante prestare sempre attenzione quando si fa clic su un collegamento, anche su un sito Web affidabile, e utilizzare strumenti anti-malware come Threat Protection", ha infine aggiunto.

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