Replit, una delle piattaforme di vibe coding in più rapida crescita a livello mondiale, è ora disponibile su Microsoft Azure grazie ad una nuova partnership annunciata ufficialmente dalle due aziende. Replit si è distinta nel corso degli ultimi anni come soluzione innovativa per la creazione di applicazioni tramite istruzioni espresse in linguaggio naturale, permette infatti a chiunque di sviluppare software anche senza conoscenze approfondite in tema di programmazione. Ad oggi la piattaforma vanta milioni di utilizzatori, inclusi oltre 500 mila utenti che hanno optato per la formula business.
Replit sui servizi di Microsoft Azure
Fino ad ora Replit era integrata esclusivamente con la Google Cloud Platform, gli utenti di quest'ultima possono così distribuire facilmente le proprie applicazioni in Cloud. Con questo nuovo accordo si avrà la possibilità di creare applicazioni direttamente su Replit e di pubblicarle senza interruzioni sull'infrastruttura della Casa di Redmond. L'integrazione si estende poi a numerosi servizi cloud di Microsoft tra cui Azure Container Apps, Azure Virtual Machines e Neon Serverless Postgres che è nativamente integrato su Azure.
Un altro aspetto interessante di questa partnership riguarda la possibilità di acquistare direttamente Replit tramite l'Azure Marketplace. Ciò semplificherà l'adozione della piattaforma in azienda e faciliterà la distribuzione e la gestione delle licenze. Per il momento le applicazioni sviluppate saranno ospitate sul cloud pubblico Azure ma in futuro sarà possibile effettuare il deploy diretto negli ambienti Azure privati dei clienti.
Sicurezza e compliance per i dati aziendali
Dal punto di vista della sicurezza e della conformità, Replit offre la certificazione SOC 2 Type II e tutti i controlli sui dati necessari alle imprese che desiderano mantenere un elevato livello di riservatezza intorno ai propri progetti
Deb Cupp, Presidente della divisione Microsoft Americas, ha sottolineato come questa alleanza contribuirà a democratizzare lo sviluppo delle applicazioni. Verranno infatti abbattute le barriere tecniche che spesso impediscono agli utenti di trasformare le loro idee in software.
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