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Opera Mini 3.0: browser, aggregatore... forse anche troppo!

La versione definitiva di Opera Mini è stata presentata nelle scorse settimane: un prodotto eccellente... ma non è un po' troppo per un cellulare?
La versione definitiva di Opera Mini è stata presentata nelle scorse settimane: un prodotto eccellente... ma non è un po' troppo per un cellulare?
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àˆ incredibile quanto è possibile infilare in un dispositivo minuscolo, come un cellulare.

Opera Software ha rilasciato da poco una nuova versione di Opera Mini, la versione definitiva della release già  segnalata da Cesare Lamanna.

Opera Mini 3.0 è un browser progettato e sviluppato per la navigazione con dispositivi palmari, soprattutto cellulari e smartphone. Ma non solo. La lista delle funzionalità  è decisamente ricca e comprende anche un aggregatore di feed RSS. Personalmente sono rimasto stupito dal vedere come sia stato possibile includere in uno schermo quasi minuscolo un intero lettore di feed, di certo non paragonabile a quelli per un desktop, ma che non lascerà  delusi quanti vorrebbero avere sempre i propri feed a portata di mano!

A questo punto, superato lo stupore iniziale, mi chiedo... ma è realmente utile tutto questo in un cellulare?

Fermo restando che il lavoro di sviluppo sembrerebbe eccellente, premesso che non ho modo di testarlo, mi sembra così lontano il tempo in cui il cellulare serviva per chiamare, ricevere chiamate e mandare messaggi.

Se da una parte cresce il numero delle funzionalità  disponibili sui dispositivi oggi conosciuti come "cellulari evoluti", dall'altra i costi di connettività  attraverso un telefonino sono ancora nella maggior parte dei casi improponibili, il risultato pessimo. Da quando mi sono trasferito a Roma, da oltre un anno, dispongo a casa di una scheda GPRS/UMTS/HDSPA, ma sono rare le volte il cui riesco ad approfittare di un segnale decente. I costi, paragonati ad altri servizi ed altri dispositivi, assurdi.

Mi chiedo quindi, quanti di questi software al limite dell'immaginabile, integrati in un cellulare, possano realmente diventare parte integrante del quotidiano... e forse anche quando!

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