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OpenVZ 7.0 diventa una distro Linux completa per la virtualizzazione

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Il team di OpenVZ, container-based virtualization per Linux, ha annunciato la disponibilità della settima major release del progetto. OpenVZ 7.0 si propone come un'alternativa a LXC o a Solaris Containers, in questa nuova versione gli sviluppatori si sono focalizzati sul merge di OpenVZ con il source codebase di Virtuozzo.

I developer hanno anche sostituto il proprio hypervisor con KVM, che è presente di default all'interno del kernel Linux. Inoltre OpenVZ 7.0 è diventato una distribuzione Linux completa, basata su VzLinuix.

La principale differenza tra Virtuozzo (la versione commerciale del progetto) e OpenVZ sta nell'EULA e nell'Anaconda Installer. Su OpenVZ 7.0 è arrivato anche il RHEL7 kernel oltre, ovviamente, al KVM/QEMU hypervisor.

Su OpenVZ 7.0 i guest tools per le macchine virtuali permettono di eseguire comandi per impostare la password utente, i network settings e per cambiare i SIO.

Il team ha anche creato un Unified management dei containers e delle virtual machine KVM con i prlctl tool, cosi da ottenere un toolset universale per tutte le esigenze di CT/VM management. Da questa release gli UUIDs verranno usati per identificare sia le macchine virtuali che i containers e le immagini HDD delle virtual machine verranno ora salvate in formato QCOW2.

Via Sergey Bronnikov

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