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Domini .org: continuano le proteste contro l'aumentano dei prezzi

La rimozione del limite di prezzo per i nomi a dominio .org continua a suscitare polemiche nei confronti dell'ICANN.
Domini .org: continuano le proteste contro l'aumentano dei prezzi
La rimozione del limite di prezzo per i nomi a dominio .org continua a suscitare polemiche nei confronti dell'ICANN.
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Non si placano le proteste contro la rimozione del price cap per l'estensione .org. La scorsa settimana Namecheap, nota azienda di Web hosting e registrar di domini, ha invitato formalmente ICANN a rivalutare la sua decisione.

Il 4 luglio ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), l’ente internazionale che si occupa dell’assegnazione degli indirizzi IP e della gestione del sistema dei nomi a dominio di primo livello (Top-Level Domain), ha rinnovato il Registry Agreement con il Public Interest Registry inerente i domini .org.

L’ente ha rimosso la clausola di price cap che assicura la stabilità dei prezzi per questo particolare tipo di suffissi. Per il team di ICANN il termine del price cap non rappresenta un reale problema per le aziende dato che che oggi esistono numerose alternative a basso costo.

Tuttavia diverse attività del settore, come ad esempio la stessa Namecheap, si sono fin da subito opposte a tale scelta. Infatti la rimozione del price cap potrebbe portare ad un aumento esponenziale del costo dei domini .org, dunque solo le aziende più strutturate potranno permettersi l’acquisto o il rinnovo.

Secondo Namecheap tale decisione sarebbe stata presa ignorando il parare di migliaia di membri della community e di moltissime altre aziende del settore.

In questi giorni Cyrus Namazi, ICANN senior VP, ha riposto alle critiche della community:

Voglio assicurarvi che la decisione di rinnovare il Registry Agreement è stata presa con cura e profonda considerazione sia dall'organizzazione ICANN che dal suo consiglio d'amministrazione

L'ente sembra dunque non voler tornare sui propri passi malgrado i dubbi e le perplessità delle aziende del settore.

Non è la prima volta che ICANN agisce in contrasto con la community, per evitare queste situazioni in passato era presente una figura chiamata manager of public participation, che rispondeva direttamente al presidente dell'organizzazione. Tuttavia ICANN ha deciso di eliminare tale figura nel 2010.

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