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Linode: arrivano dischi SSD e raddoppia la RAM

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Linode, provider americano specializzato in server VPS (virtual private server) e servizi cloud, ha annunciato un massiccio aggiornamento della propria infrastruttura di hosting inclusivo di nuovi processori, nuove tecnologie di storage e nuove capacità di networking.

L'investimento, che è costato ben 45 milioni di dollari e rappresenta il più corposo di quelli avventi durante gli 11 anni di storia dell’azienda, ha portato prima di tutto alla sostituzione dei dischi magnetici con supporti a stato solido (SSD) di prima scelta: ora ogni “linodo” (parola gergale nata dall’unione di “Linux” e “nodo”) è costituito da un SSD separato, dotato di performance e affidabilità molto superiori – e per questo anche molto più costose – rispetto alle unità di storage Flash consumer.

Completamente aggiornata anche l'infrastruttura di rete, dice Linode, e ora ogni server è connesso tramite link a 40 Gbps al network interno – che da solo ha una banda “aggregata” di 160 Gbps – e può ricevere un massimo di 40 Gbps di traffico in entrata e 10 Gbps in uscita.

I server Linode sono inoltre stati aggiornati con i nuovi processori Intel basati su micro-architettira Ivy Bridge (E5-2680.v2), hanno una quantità di memoria raddoppiata su tutta la linea e possono contare su un nuovo piano di pagamenti orari accanto ai tradizionali abbonamenti mensili/annuali.

Linode si dice orgogliosa delle sue nuove capacità tecnologiche e mette in guardia gli utenti rispetto alle tempistiche di aggiornamento dei “linodi” preesistenti: i server a 64-bit non dovrebbero attendere molto nei vari datacenter che l’azienda possiede in giro per il mondo, mentre per quelli a 32-bit si parla di aspettare almeno 2 mesi.

Via | Linode blog

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