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Kubernetes 1.13

Tutte le novità di Kubernetes 1.13, ultima versione del sistema open source di orchestrazione e gestione di container più utilizzato.
Kubernetes 1.13
Tutte le novità di Kubernetes 1.13, ultima versione del sistema open source di orchestrazione e gestione di container più utilizzato.
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Il team di Kubernetes ha rilasciato una nuova versione stabile di questo sistema open-source di orchestrazione e gestione di container. Tale progetto, inizialmente sviluppato da Google, è diventato ormai lo standard nel settore della container-orchestration e di fatto ha sbaragliato ogni suo concorrente, imponendosi in tutti gli ambienti Cloud come software per la gestione dei vari sistemi di container.

kubeadm

Kubernetes 1.13 rappresenta l'ultimo update del 2018 ed introduce parecchie novità interessanti, quella più rilevante è probabilmente il nuovo Kubernetes Cluster Management semplificato con kubeadm. Gran parte degli utenti che hanno familiarizzato con Kubernetes hanno ad un certo punto iniziato ad avere esperienza anche con kubeadm, questo tool risulta essere essenziale per la gestione del ciclo di vita del cluster, dalla creazione fino alla configurazione degli aggiornamenti.

Con questa release kubeadm è ufficialmente in GA (General Availability) ovvero è ritenuto stabile a sufficienza per entrare nei normali ambienti di produzione.

kubeadm si occupa della gestione del bootstrap dei cluster di produzione sull'hardware esistente e configura i componenti principali di Kubernetes, in un modo che segua le best practice per fornire un flusso di join sicuro e facile per i nuovi nodi, cosi da supportare gli aggiornamenti nel modo più semplice possibile. Kubeadm è stato pensato per essere una cassetta degli attrezzi per l'amministratore durante la gestione del sistema sistema di automazione.

CSI

Anche la Container Storage Interface (CSI) è stata dichiarata GA, tramite la CSI il Kubernetes volume layer diventerà estendibile a livelli mai visti prima. Questa caratteristica permetterà agli storage provider di terze parti di svilupare plugin che potranno operare con Kubernetes senza entrare in contatto con il "core code".

CoreDNS

Novità anche per CoreDNS che adesso è il DNS Server di default in Kubernetes. CoreDNS è un general-purpose authoritative DNS server, scritto in Go, che fornisce un'integrazione retrocompatibile ed estendibile con Kubernetes. CoreDNS ha meno "parti mobili" rispetto al precedente server DNS, poiché è sostanzialmente un singolo binario eseguibile composto da un solo processo anche se supporta la creazione di voci DNS personalizzate.

CoreDNS è ora la soluzione DNS raccomandata per Kubernetes 1.13 e versioni successive. Il team del progetto ha cambiato l'infrastruttura di test comune per utilizzare CoreDNS come impostazione predefinita e si consiglia agli utenti di migrare a CoreDNS al più presto anche se KubeDNS sarà ancora supportato per almeno un'altra release.

Plug-in e bugfix

Ecco in breve le altre novità di rilievo di questa release:

  • Il supporto per i plug-in di monitoraggio dei dispositivi di terze parti è stato introdotto come feature in fase di sviluppo alpha.
  • La Kubelet Device Plugin Registration è entrata nella fase di stable release, dunque adesso è possibile realizzare modelli Kubelet plugin discovery comuni che possono essere usati da diversi tipi di plugin node-level, da CSI e da CNI, per stabilire un canale di comunicazione con Kubelet;
  • APIServer DryRun arriva nella fase beta portando con se numerosi bugfix.

Via Kubernetes

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