La versione Beta 3 di Android 16 introduce una funzionalità attesa da tempo dagli utenti del sistema operativo: il monitoraggio della batteria. Questa nuova caratteristica consente di verificare la capacità residua della batteria del proprio smartphone rispetto al suo stato originale, offrendo un’indicazione chiara del livello di deterioramento nel tempo. La nuova opzione, accessibile dal menu Batteria nelle impostazioni, fornisce un valore percentuale che rappresenta la salute della batteria.
Una funzione che, pur essendo presente da anni sui dispositivi iOS, arriverà anche nell’ecosistema Android, ma con alcune limitazioni significative relative ad alcuni modelli. Questa funzione, infatti, non sarà disponibile per tutti i dispositivi. Google ha annunciato che la funzionalità sarà esclusiva dei modelli più recenti, come il Pixel 8a e la serie Pixel 9, lasciando fuori i Pixel 8 e 8 Pro. Secondo l’azienda, la scelta è giustificata da limitazioni hardware che impedirebbero l’implementazione sui modelli meno recenti.
Le critiche degli utenti e degli esperti
Questa decisione ha suscitato molte critiche da parte degli utenti e degli esperti del settore. Molti sottolineano come i dispositivi più datati siano quelli che trarrebbero maggiore beneficio da un monitoraggio accurato della batteria, essendo più soggetti a deterioramento. La controversia si accentua considerando la recente promessa di Google di garantire fino a sette anni di aggiornamenti software per i suoi dispositivi, una politica che sembrerebbe in contrasto con l’esclusione di alcune funzionalità per i modelli meno recenti.
Nonostante le polemiche, gli utenti dei modelli supportati, come il Pixel 8a e la serie Pixel 9, hanno già condiviso online gli screenshot della nuova funzionalità, confermando la sua disponibilità esclusiva. Per i possessori di dispositivi più vecchi, invece, non sono emerse testimonianze che suggeriscano un eventuale supporto futuro. Il monitoraggio batteria è solo una delle tante novità previste con l’aggiornamento ad Android 16, la cui versione stabile è attesa per il secondo trimestre del 2025.