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Google Earth: non solo su Chrome

Google Earth è finalmente disponibile anche su browser diversi da Google Chrome grazie alla realizzazione di un porting basato su WebAssembly
Google Earth: non solo su Chrome
Google Earth è finalmente disponibile anche su browser diversi da Google Chrome grazie alla realizzazione di un porting basato su WebAssembly
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Il team di Mountain View ha reso disponibile l'applicazione Google Earth anche per i browser diversi da Chrome. In questi giorni infatti gli ingeneri di Big G hanno ultimato i lavori di porting del client web a WebAssembly, rendendo quindi accessibile Google Earth per tutti i browser che supportano questo standard per Internet.

Nato dalla collaborazione tra Mozilla, Microsoft, Google e Apple, WebAssembly è un linguaggio di programmazione a basso livello per l'in-browser client-side scripting con cui è possibile realizzare web application client-side usando soluzioni e runtimes che solitamente vengono impiegati per realizzare applicazioni native.

Ad annunciare questa novità sono stati il Tech Lead Manager Jordon Mears e Software Engineer Jessi Beck sul blog ufficiale del progetto:

In Google siamo grandi sostenitori degli standard aperti. Quando abbiamo creato il client web di Google Earth volevamo che fosse utilizzabile da tutti. Ecco perché negli ultimi anni abbiamo lavorato in modo tale da renderlo accessibile anche da altri browser oltre a Chrome.

Oggi, dopo sei mesi di beta testing, abbiamo ultimato il porting della Web App di Google Earth a WebAssembly, ovvero lo standard W3C pensato per eseguire codice nativo su Internet. Dunque gli utenti dei browser che supportano tale linguaggio, come ad esempio Firefox, Edge ed Opera, potranno finalmente accedere a Google Earth.

Google Earth

La precedente versione web di Google Earth, rilasciata per la prima volta nel 2017, sfruttava una tecnologia chiamata NaCl (Google Native Client) che permetteva agli applicativi scritti in C++ di essere eseguiti direttamente su Chrome. Questa soluzione obbligava dunque gli utenti a utilizzare il browser di Google per potere accedere al servizio.

In questi anni però il mondo dello sviluppo web è cambiato notevolmente proprio grazie all'arrivo di WebAssembly, questo linguaggio è diventato infatti lo standard di riferimento per eseguire codice nativo all'interno delle Web App e di conseguenza Google ha scelto di adattarsi ai tempi.

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