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Google accetta di risolvere la causa per violazione dei dati utente

Google era stata citata in giudizio per violazione dei dati utente relativa alla modalità di navigazione in incognito di Chrome.
Google accetta di risolvere la causa per violazione dei dati utente
Google era stata citata in giudizio per violazione dei dati utente relativa alla modalità di navigazione in incognito di Chrome.
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Nel 2020, Google si è trovata ad affrontare una causa da un miliardo di dollari. Secondo l'accusa l'azienda ha raccolto dati degli utenti che utilizzavano la modalità di navigazione in incognito di Google Chrome. La causa è stata intentata dagli statunitensi William Byatt, Chasom Brown e Maria Nguyen e ha evidenziato le preoccupazioni secondo cui la presunta raccolta di dati da parte di Google durante la navigazione in modalità privata viola le leggi sulle intercettazioni telefoniche. Inoltre, i siti che utilizzano Google Analytics o Ad Manager raccoglievano informazioni dai browser in modalità privata, inclusi il contenuto della pagina web, i dati del dispositivo e l'indirizzo IP. L’accusa ha poi dichiarato che Google raccoglieva l'attività di navigazione privata degli utenti di Chrome e la associava ai loro profili utente già esistenti.

Google: accordo tra le parti entro fine di febbraio

La questione è stata poi portata davanti al tribunale americano nel distretto settentrionale della California. Google ha fatto diversi tentativi per difendere la propria causa per evitare di pagare 5 miliardi di dollari, ma con un nulla di fatto. Ad esempio, nel 2021 Google aveva cercato di spiegare che l’azienda informa gli utenti che i loro dati di navigazione potevano “essere ancora visibili su qualsiasi sito web visitato dall’utente”. Ad agosto 2023, il giudice Yvonne Gonzalez Rogers ha assicurato che la causa sarebbe continuata. Le informazioni fornite da Google ogni volta che un utente passava alla modalità di navigazione in incognito di Chrome non chiarivano infatti se i dati sarebbero stati raccolti o meno. Il giudice ha inoltre evidenziato che, sebbene Google condivida la propria policy sulla privacy con gli utenti, non menziona la modalità di navigazione in incognito.

Il sito Ars Technica riferisce che il 26 dicembre 2023 scorso l'azienda di Mountain View ha accettato di risolvere la causa. Il documento ufficiale menziona che le parti coinvolte stanno attualmente lavorando a un accordo finale che risolverebbe la questione legale. Alle parti sono stati concessi 30 giorni per l'esecuzione dell'accordo e ulteriori 30 giorni dopo i quali questo verrà presentato al tribunale. L'accordo sarà presentato al tribunale entro la fine di gennaio, mentre il tribunale darà l'approvazione definitiva entro la fine di febbraio.

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