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Flatpak: il package manager rivale di Snappy

Flatpak: il package manager rivale di Snappy
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Allan Day, developer di GNOME, ha annunciato la disponibilità di Flatpak per: Debian, Ubuntu, Gentoo e Arch Linux. Le principali distribuzioni Linux based hanno ora accesso alla versione "ribrandizzata" delle xdg-app. Si tratta dunque di un progetto più datato di Snappy ma che di recente ha ricevuto un impulso dagli sviluppatori ed è stato riproposto con un nuovo nome.

Flatpak offre le stesse feature dei pacchetti Snappy, si tratta di applicazioni standalone che includono le varie librerie e dipendenze all'interno dei pacchetti proprio come succede per le applicazioni su altri sistemi operativi. I vantaggi per l'utenza desktop sono innegabili, ma resta ancora da vedere chi vincerà la sfida per aggiudicarsi il titolo di sistema di package manager universale per Linux.

Si potrebbe anche verificare quello che è già successo con .deb e i .rpm. Dove i due sistemi di pacchetti sviluppati da Red Hat e Debian si dividono la scena ancora oggi. Alexander Larsson, leader del progetto, ha dichiarato che l'obbiettivo di Flatpak è quello di avvicinare gli sviluppatori agli utenti, permettendo dunque di pacchettizzare direttamente il proprio software senza passare per il team delle distribuzioni.

Questa scelta potrebbe rivelarsi un arma a doppio taglio visto che, di solito, i mantainer dei pacchetti eseguono anche un lavoro di integrazione e di verifica del codice del pacchetto prima di renderlo disponibile nei repository. Senza questi controlli è possibile ottenere software più aggiornato molto più velocemente ma anche potenzialmente più instabile e insicuro.

Tutte le applicazioni di GNOME saranno presto disponibili nel formato Flatpak, dunque gli utenti sono liberi di scegliere se utilizzare la versione presente repository della distribuzione oppure affidarsi direttamente ai pacchetti realizzati dal team del desktop environment.

Larsson ha diretto i lavori di Flatpak ben sapendo che la sicurezza è un tema vitale. Con i programmi vincolati nei repository tale aspetto era assicurato, ma con le applicazioni standalone le cose possono cambiare; tuttavia grazie alla transizione a Wayland e all'impiego di un sistema di sandbox la sicurezza per l'utente dovrebbe essere garantita.

Via Flatpak

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