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Android e BlackBerry: dati bancari a rischio

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Le chiavi d'accesso ai conti correnti online sono in pericolo. Gli smartphone, usati sempre più spesso per accedere ai servizi di online banking, stanno diventando uno tra i bersagli preferiti di organizzazioni criminali e hacker in cerca di "facili" guadagni. Lo confermano gli ultimi dati diffusi dalla società  di antivirus F-Secure sui pericoli che hanno afflitto i cellulari Android nel secondo trimestre del 2012 (Q2).

Il sistema operativo di Google è stato uno tra gli obiettivi più colpiti da software maligni in grado di intercettare le comunicazioni con le banche online. Per essere infettati da un "banking trojan", questo il nome tecnico di questo tipo di minacce, basta installare un'app fraudolenta o semplicemente navigare su un "sito esca" appositamente creato per infettare Android con un exploit di tipo "drive-by-download".

Una volta installati sul telefono vittima i trojan copiano e inviano gli SMS contenenti i codici di accesso inviati dagli istituti bancari oppure dirottano il traffico del proprio smartphone verso siti fraudolenti, sempre con l'intento di carpire le password di accesso ai servizi di online banking. Il tasso di crescita di trojan bancari e in generale di malware sviluppato per colpire Android è davvero notevole. Stando ai dati di F-Secure, vi è stato un incremento del 64% rispetto al trimestre precedente nel numero di malware sviluppati per il sistema operativo di Google. E le tipologie di nuovi virus scoperti ogni giorno continuano ad aumentare. Ma Android non è il solo sistema per smartphone ad essere colpito.

Anche BlackBerry sembra essere diventato un bersaglio appetibile, proprio per il furto di dati bancari. àˆ recente la scoperta di Zitmo (acronimo di Zeus In The Mobile), un malware per il sistema di Research In Motion (RIM) che punta al portafogli delle proprie vittime. Si tratta di un software nocivo, già  presente da mesi su Android, che permette di rubare le credenziali di accesso ai servizi di home banking comunicandole direttamente ai propri creatori. Zitmo è la versione mobile di uno tra i trojan più pericolosi sviluppati per Windows: Zeus. Grazie a quest'ultimo sono stati prosciugati i conti correnti di moltissimi utenti negli Stati Uniti e in Europa. Proprio il vecchio continente, dati alla mano, sembra essere il bersaglio privilegiato di Zitmo, la cui diffusione sta riguardando soprattutto la Spagna, ma anche Germania e Italia.

Rimane escluso dalle mire degli "hacker" iOS, il sistema operativo che equipaggia iPhone e iPad.

Sui dispositivi mobili di Apple infatti non si registrano casi di trojan e malware, fatta eccezione per la recente scoperta di "Find and Call", un'app fraudolenta che rubava e caricava su siti russi la rubrica delle vittime.

Il segreto di iOS? Le politiche restrittive adottate dalla società  della Mela per l'installazione di software (un solo app store da cui scaricare e installare), aggiornamenti tempestivi e un design attento alla sicurezza, tre fattori che hanno reso il sistema di Cupertino tra i più ostici per i creatori di malware, compresi i trojan bancari che per il momento restano confinati ad Android, BlackBerry e al vecchio Symbian di Nokia.

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