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Android 15: Google alza i requisiti minimi di archiviazione

Con Android 15, Google introduce i 32GB fra i requisiti di archiviazione, migliorando sicurezza, grafica e funzionalità per un'esperienza utente ottimale.
Android 15: Google alza i requisiti minimi di archiviazione
Con Android 15, Google introduce i 32GB fra i requisiti di archiviazione, migliorando sicurezza, grafica e funzionalità per un'esperienza utente ottimale.
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Con il lancio di Android 15, Google ha deciso di introdurre un cambiamento significativo nei requisiti hardware per i dispositivi mobili. La novità principale riguarda il raddoppio dello spazio di archiviazione minimo richiesto, che passa da 16 GB a 32 GB. Questa decisione punta a migliorare l'esperienza utente e ad affrontare le limitazioni riscontrate nei dispositivi di fascia bassa, dove i 16 GB precedenti si sono dimostrati insufficienti per gestire in modo efficace le applicazioni e i dati degli utenti.

Per ottenere la certificazione Google Mobile Services, i produttori di smartphone dovranno garantire che almeno tre quarti dello spazio di archiviazione siano riservati alla partizione dati. Questo spazio sarà utilizzato per ospitare applicazioni, file di sistema e contenuti personali, assicurando così un utilizzo più efficiente della memoria. Sebbene i produttori possano ancora utilizzare la versione open source di Android (AOSP) senza soddisfare questi requisiti, l'assenza dei servizi Google rappresenterebbe un limite competitivo significativo. Oltre all'aumento dei requisiti d'archiviazione, Android 15 introduce ulteriori novità. Una delle funzionalità più interessanti è la condivisione dei contatti di emergenza durante le chiamate di soccorso, che potrà essere attivata previo consenso dell'utente.

L'impatto di questa novità per gli smartphone economici

Dal punto di vista grafico, Android 15 richiede che i chipset supportino Vulkan 1.3 e rispettino il profilo Android Baseline 2022. Inoltre, l'inclusione obbligatoria delle librerie ANGLE garantirà la compatibilità con applicazioni meno recenti, un aspetto particolarmente rilevante per il gaming mobile. Questi requisiti grafici avanzati sottolineano l'impegno di Google nel mantenere Android competitivo anche per gli utenti più esigenti.

Le conseguenze di queste modifiche si faranno sentire soprattutto nel segmento degli smartphone economici. Molti dispositivi continueranno a utilizzare memorie eMMC più lente rispetto alle memorie UFS presenti nei modelli premium, mantenendo un compromesso tra prestazioni e costo. Tuttavia, l'adozione dei nuovi standard da parte della maggioranza degli OEM migliorerà l'esperienza complessiva per gli utenti, offrendo più spazio per app e contenuti personali.

Ottimizzazione e sicurezza

Un altro aspetto importante di Android 15 riguarda l'ottimizzazione per dispositivi con memoria ridotta. Le ottimizzazioni, precedentemente limitate ai dispositivi con 2 GB di RAM, saranno ora estese anche a quelli con 3 GB di RAM. Questa evoluzione mira a garantire prestazioni migliori anche nei dispositivi meno potenti, ampliando così l'accessibilità del sistema operativo.

In termini di sicurezza, i nuovi chipset dovranno supportare funzionalità avanzate come StrongBox, attestazione ID e provisioning remoto. Questi requisiti riflettono l'impegno di Google nel rafforzare la protezione dei dati degli utenti, rendendo Android una piattaforma sempre più sicura e affidabile.

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