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Amazon CloudFront: certificati SSL per i domini personalizzati

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Amazon CloudFront, la piattaforma per il content delivery del colosso capitanato da Jeff Bezos, offre ora il supporto per i certificati SSL personalizzati e la possibilità  di puntare la root di un sito Web verso una distribuzione CloudFront; grazie a queste due nuove features gli sviluppatori avranno a disposizione nuovi strumenti per la distribuzione completa dei propri progetti, ivi compresi contenuti dinamici e aree protette su CloudFront.

Per quanto riguarda i certificati SSL, in pratica nel momento in cui si genera una distribuzione basata su CloudFront l'utente può associare ad essa un nome a dominio univoco (ad esempio "d123.cloudfront.net"); tale identificatore potrà  essere utilizzato come componente URL o per la definizione di un record CNAME verso un TLD; in precedenza non vi era la possibilità  di sfruttare quest'ultimo dato per la distribuzione di contenuti su HTTPS a causa della mancanza di un supporto SSL per i domini su cui avveniva il puntamento.

Ora invece sarà  possibile effettuare l'upload di un certificato e indicare al Web service di adottarlo nella gestione delle istanze HTTPS. Per far questo sarà  necessario effettuare una richiesta al provider per il proprio sito Internet, una volta ricevuta conferma si potrà  caricare il certificato SSL e utilizzare la Console di AWS per effettuare l'associazione tra quest'ultimo e la relativa distribuzione.

Il certificato dovrà  essere acquistato da un'autorità  di certificazione riconosciuta, il formato accettato è X.509 codificato con Base64 (PEM) e deve includere la certification path per il riconoscimento dell'autenticazione; il servizio supporta wildcard (*.domain.com), certificati SAN, EV, domain validated e altre tipologie di protocolli per le comunicazioni protette.

Per quanto riguarda invece il Root Domain Hosting, ora vi sarà  la possibilità  di utilizzare l'AWS Domain Name service Route 53 per la configurazione di un record A che funga da alias per mappare una root (ad esempio tramite il nome a dominio) verso una distribuzione basata su CloudFront; fatto questo, il DNS system potrà  rispondere a ciascuna richiesta tramite l'indirizzo IP (o gli indirizzi) della distribuzione stessa, anche in mancanza di prefisso "www".

Via: Amazon Web Services Blog

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