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Google lancia i domini .dev

Google propone la registrazione dei nomi a dominio con estensione .dev, appositamente dedicata alle community di sviluppatori.
Google lancia i domini .dev
Google propone la registrazione dei nomi a dominio con estensione .dev, appositamente dedicata alle community di sviluppatori.
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Con un post sul proprio blog ufficiale Google ha annunciato la disponibilità di un nuovo top-level domain ovvero .dev. Big G è infatti è il gestore di numerosi suffissi per nomi a dominio come ad esempio .app, .how e .page. Questa nuova estensione si aggiunge quindi alle numerose già amministrate dall'azienda californiana.

Ufficialmente la registrazione di un dominio .dev sarà disponibile per tutti solo a partire dal 28 febbraio, in questi giorni infatti Google ha dato il via ad un periodo di "early access".

Tale periodo di "accesso anticipato" è stato studiato per dare la possibilità alle aziende di registrare in anticipo i domini .dev di maggiore interesse pagando un sovrapprezzo. Dal 28 in poi invece i costi per l'acquisto di un dominino .dev dovrebbero diminuire significativamente passando dagli iniziali 12 mila dollari a poche decine.

Probabilmente questa è una delle estensioni più appetibili per le varie aziende che si occupano di tecnologia e sviluppo, imprese (ma anche altre tipologie di organizzazioni) che potrebbero far diventare il .dev uno standard per i siti Web dedicati alle community di sviluppatori.

Google sfrutta già il dominio .dev per diversi suoi progetti come ad esempio "opensource.dev" e "web.dev".

Tale estensione ha ricevuto il via libera dall'ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), nel 2014 e all'epoca Mountain View si accordò per diventare l'unico register accreditato. Per registrare un dominio con questo suffisso basta dunque recarsi sul portale ufficiale Get Dev.

I domini .dev funzionano solo con connessioni HTTPS. Google ha infatti imposto questa regola per proteggere gli utenti da possibili attacchi malware o di tracking injection durante la navigazione.

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