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AI: il reskill aziendale sarà molto costoso

Quanto costerà formare dei lavoratori competenti in tecnologie basate sull'Intelligenza Artificiale? Cerchiamo di rispondere a questa domanda rifacendoci alle stime del World Economic Forum.
AI: il reskill aziendale sarà molto costoso
Quanto costerà formare dei lavoratori competenti in tecnologie basate sull'Intelligenza Artificiale? Cerchiamo di rispondere a questa domanda rifacendoci alle stime del World Economic Forum.
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Le intelligenze artificiali e le applicazioni Cloud che sfruttano gli algoritmi di machine learning stanno rivoluzionando l'industria dell'IT. Tuttavia per concretizzare questo nuovo salto evolutivo è necessario che il personale aziendale venga formato adeguatamente, altrimenti si rischia che alcune imprese non riescano ad avvantaggiarsi delle nuove tecnologie.

Secondo uno studio presentato dal World Economic Forum, organizzazione che si occupa anche di gestire meeting annuali sulle questioni più urgenti che il Mondo si trova ad affrontare livello economico-politico, si stima che solo negli USA serviranno 34 miliardi di dollari per formare i dipendenti delle varie aziende.

Il WEF prevede che circa l'86% di questa somma sarà quasi completamente a carico delle pubbliche amministrazioni che, ovviamente, puntano ad un ritorno di investimento molto più ampio in termini di potenziamento del mercato del lavoro.

Dal documento si evince che negli USA saranno ben 1,4 milioni i lavoratori che dovranno necessariamente aggiornare le proprie skill lavorative per rimanere competitivi nel mercato del lavoro e per consentire alla propria azienda di progredire e di svilupparsi sfruttando le tecnologie inerenti le intelligenze artificiali nel settore d'appartenenza.

Il comparto privato dovrebbe invece riuscire a riqualificare le competenze di ben 350.000 collaboratori (circa il 25% dei lavorati interessanti). Le aziende infatti, visti i costi e rischi di una riqualificazione poco efficace, spingeranno sempre di più per l'assunzione di personale già formato. Sembrerebbe dunque in arrivo una piccola crisi del mercato del lavoro IT.

Per limitare questa nuova ondata di disoccupazione il WEF consiglia di migliorare la cooperazione tra imprese cosi da ottenere migliori economie di scala. Infatti, con un sistema di collaborazione più forte il reskilling arriverebbe a coprire il 45% dei lavoratori a rischio, alleggerendo quindi anche l'investimento da parte del settore pubblico.

Anche i governi locali dovranno fare la loro parte, potenziando i sistemi di walfare e offrendo corsi di riqualificazione a basso costo alle imprese, oltre ovviamente a sgravi fiscali a chi decide di riqualificare il proprio personale.

Altro settore importante dove la pubblica amministrazione può fare la differenza è il sistema formativo. Esiste infatti la necessità di creare un canale di comunicazione migliore tra le università e le aziende private in modo che i corsi di studio siano sempre aggiornati e possano essere più aderenti alle necessità delle aziende, in modo da formare studenti che siano fin da subito pronti ad inserirsi nel mercato del lavoro.

Via World Economic Forum

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