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L'ICANN assegna i primi gTLD, Amazon bocciata

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L'ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), cioè l'organizzazione che ha il compito di gestire il sistema dei nomi a dominio generici di primo livello, ha provveduto per la prima volta ad effettuare l'assegnazione dei nuovi gTLD dopo la decisione di "liberalizzare" questo tipo di suffissi; contestualmente si sarebbe registrata una bocciatura di rilievo a seguito di una richiesta della Amazon.

La prima estensione ad essere assegnata riguarderebbe il termine che in Arabo viene utilizzato per indicare "Internet", nel contempo sarebbero state approvate anche due richieste pervenute dalla russa Core Association che potrà  avvalersi dei suffissi corrispondenti alle parole che in patria vengono adottate per esprimere i concetti di "sito Web" e "essere online". A conseguire un buon risultato è stato anche il gruppo Donuts che gestirà  la traduzione cinese di "gioco" attraverso una controllata.

Per quanto riguarda invece il colosso di Jeff Bezos e soci, la richiesta di trasformare il proprio brand in un'estensione per generici di primo livello è stata rifiutata; il diniego è arrivato a seguito di una decisione del GAC (Governmental Advisory Committee), commissione interna alla stessa ICANN, per motivazioni facilmente intuibili; i paesi sudamericani attraversati dal Rio della Amazzoni avevano esercitato pesanti pressioni perché Seattle non assumesse il controllo sul suffisso.

Pur tenendo conto dei costi particolarmente alti, i nuovi gTLD rappresentano un'importante opportunità  ai fini della brandizzazione della propria presenza online e della promozione di un marchio; ma come, dimostra il caso di Amazon, la loro approvazione è condizionata da non pochi problemi e variabili inerenti la "privatizzazione" di termini di uso comune o nomi propri; un fattore che in qualche misura potrebbe limitarne la diffusione.

Via: ICANN

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