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Linux: la GPL non si può ignorare

E' possibile riprendere possesso del proprio codice una volta rilasciato sotto GPL? Risponde Richard Stallman.
Linux: la GPL non si può ignorare
E' possibile riprendere possesso del proprio codice una volta rilasciato sotto GPL? Risponde Richard Stallman.
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Lo scorso ottobre ci eravamo occupati di una bufala che circolava in Rete: diversi utenti affermavano, senza alcun fondamento, che fosse possibile rimuovere codice sorgente dai repository del Kernel Linux senza l'autorizzazione dei gestori del progetto.

Tale operazione è ovviamente impossibile, infatti a seguito di alcune cause legali sul codice di UNIX (ad esempio SCO contro IBM nel 2003) Linus Torvalds e gli altri responsabili del kernel Linux hanno deciso di realizzare un modulo standard che ogni contributor deve firmare per assegnare i diritti di copyright del codice sviluppato al progetto stesso, cosi da evitare problemi legali o eventuali rimozioni di patch senza autorizzazione.

Problema risolto? Non del tutto. di recente infatti lo sviluppatore mikeeusa, autore di un videogame chiamato GPC-Slots 2, ha pubblicato un contributo dichiarando l'intenzione di voler ignorare la GPLv2 come forma di protesta contro l'imposizione del nuovo codice di condotta adottato dagli sviluppatori del kernel Linux.

In realtà non è legalmente possibile prescindere dalla GPLv2: una volta reso open source il proprio codice utilizzando tale licenza, niente può impedire ad altri utenti di copiare quel sorgente e di utilizzarlo in altri progetti.

Richard Stallman, autore della GPLv2 che è poi la licenza che tutela il kernel Linux, ha inoltre chiarito ogni dubbio rispendendo in questo modo alla domanda di un utente su Reddit:

"Gli sviluppatori di Linux, o di qualsiasi altro programma open source, possono rimuovere il codice dal loro progetto, in qualsiasi momento, senza dare una ragione precisa agli utenti. Ma ciò non costringe altri progetti o sviluppatori a cancellare quel codice dai loro repository."

Probabilmente l'unico reale obbiettivo dell'autore di GPC-Slots 2 è quello di diffondere confusione e incertezza all'interno della community Linux.

Molte altre proteste simili sono state inscenate in questi mesi contro il nuovo codice di condotta, iniziativa che ha il solo obbiettivo di rendere "meno tossico" l'ambiente di lavoro del progetto, ma nessuna di queste ha potuto vantare un reale fondamento logico o legale.

Via mikeeusa

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