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AV1, cos'è e come funziona il "nuovo" codec di Netflix

Gli sviluppatori di Netflix hanno scelto il codec AV1 anche per le Smart TV, analizziamo le specifiche e i vantaggi di questo standard per il video
AV1, cos'è e come funziona il
Gli sviluppatori di Netflix hanno scelto il codec AV1 anche per le Smart TV, analizziamo le specifiche e i vantaggi di questo standard per il video
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Negli scorsi giorni Netflix ha deciso di trasmettere i propri contenuti in streaming utilizzando il codec AV1 anche sulle Smart TV che lo supportano. Non si tratta di una novità completa, la stessa soluzione viene utilizzata sui device Android, ma l'adozione nei televisori è stata forzatamente ritardata dalla scarsa disponibilità di processori in grado di offrire un livello di decodifica adeguato.

AV1 ha innanzitutto la caratteristica di essere un codec non vincolato a diritti d'autore o brevetti, le sue specifiche sono state completate lo scorso anno dalla AOMedia (Alliance for Open Media) ed è disponibile anche un decoder appositamente dedicato alle console videoludiche che viene rilasciato sotto licenza Open Source ed è stato sviluppato in collaborazione con YouTube.

La decodifica a livello software è possibile ma richiede una capacità computazione molto elevata che nelle attuali Smart TV può essere deputata unicamente al SoC.

Codifica dei flussi

Per poter ampliare il raggio d'azione di AV1 gli sviluppatori di Netflix hanno stabilito che la codifica dei flussi dovesse essere effettuata a 10-bit. Tale specifica riguarda in particolare la gestione della profondità di colore e consente di limitare le imperfezioni che potrebbero manifestarsi durante le transizioni tra le sfumature cromatiche.

AV1 consente di utilizzare anche una codifica dei flussi a 8-bit ma i 10-bit sarebbero diventati ormai lo standard minimo per la consegna dei contenuti alla piattaforma.

L'assegnazione del bitrate avviene tramite ottimizzazione dinamica, questo significa che si avrà un bitrate commisurato alla complessità della scena che viene trasmessa. In questo modo si ottiene un bilanciamento tra banda e qualità delle immagini anche nel caso di risoluzioni Ultra HD e HFR.

Ad oggi gran parte del catalogo di Netflix non è stato ancora codificato in AV1 ma, compatibilmente con il tempo e le risorse che saranno necessari per l'elaborazione il completamento di questo passaggio, la migrazione starebbe già avvenendo a partire dai titoli più visualizzati.

Perché passare ad AV1

AV1 dovrebbe offrire un maggior livello di efficienza garantendo una qualità di immagine migliore a parità di banda e bitrate, nel contempo però la compressione è più elevata e questo dovrebbe portare ad un consumo di banda meno rilevante rispetto allo standard utilizzato fino ad ora.

Ciò significa che nel caso in cui un contenuto venga trasmesso, ad esempio, in Ultra HD, aumenta il tempo durante il quale lo si può visualizzare alla risoluzione più elevata anche in condizioni di traffico particolarmente congestionato.

Stando ai risultati ottenuti nel corso dei test, grazie ad AV1 si dovrebbe ottenere tempi di avvio inferiori del 2%, un incremento del 5% nella durata dello streaming a risoluzione più alta e una diminuzione di quasi il 40% per quanto riguarda i cali di qualità nella tresmissione.

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