Nessun risultato. Prova con un altro termine.
Guide
Notizie
Software
Tutorial

Usi l’AI sul lavoro? I colleghi potrebbero pensare che sei meno capace, i risultati di uno studio accademico

L'uso di strumenti AI come ChatGPT può migliorare la produttività ma anche influenzare negativamente la percezione sociale sul lavoro.
Usi l’AI sul lavoro? I colleghi potrebbero pensare che sei meno capace, i risultati di uno studio accademico
L'uso di strumenti AI come ChatGPT può migliorare la produttività ma anche influenzare negativamente la percezione sociale sul lavoro.
Link copiato negli appunti

Un recente studio condotto dall'Università di Duke (Durham, Carolina del Nord) evidenzia un sorprendente paradosso nell’uso dell’intelligenza artificiale nel contesto lavorativo: mentre migliora la produttività, rischia di compromettere la reputazione professionale di chi, invece, la utilizza. Pubblicata su PNAS, la ricerca dimostra che strumenti come ChatGPT, Claude e Gemini, sebbene preziosi per aumentare l’efficienza, portano spesso a far sì che i professionisti che li usano venga percepiti come meno competenti, autonomi e diligenti da colleghi e superiori.

Il fenomeno non discrimina in base a età, genere o professione, creando un dilemma per i professionisti moderni: scegliere tra l’adozione di tecnologie avanzate per migliorare la produttività o mantenere intatta la propria immagine agli occhi degli altri.

Il paradosso dell’AI nel lavoro

La ricerca, intitolata "Evidence of a social evaluation penalty for using AI", ha coinvolto oltre 4.400 partecipanti attraverso quattro esperimenti distinti. I risultati confermano i timori di molti lavoratori: chi ammette di utilizzare strumenti di intelligenza artificiale sul lavoro viene sistematicamente giudicato come meno capace e più pigro.

Ad esempio, nel primo esperimento, i partecipanti che avevano usato l’intelligenza artificiale per creare dashboard prevedevano già di essere valutati negativamente. Il secondo esperimento ha ulteriormente validato questa percezione, dimostrando che chi dichiara apertamente l’uso dell’IA viene effettivamente considerato meno autonomo e competente.

Le implicazioni per aziende e professionisti

Questa stigmatizzazione rappresenta una barriera significativa all’adozione di tecnologie che potrebbero rivoluzionare il mondo del lavoro. La riluttanza a dichiarare l’uso dell’AI, alimentata dal timore di giudizi negativi, potrebbe rallentare l’innovazione e limitare il pieno sfruttamento delle potenzialità di questi strumenti da parte delle aziende.

Alla base di questo pregiudizio vi è una visione distorta dell’intelligenza artificiale, percepita più come una scorciatoia per evitare lo sforzo che come uno strumento per potenziare le capacità umane. Allo stesso tempo, però, l'utilizzo eccessivo dell'AI potrebbe comprometterne e contaminarne le potenzialità.

Ti consigliamo anche