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Un veterano di Microsoft promuove il Software Libero

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Dopo 11 anni trascorsi lavorando per Microsoft, Keith Curtis lascia la sua posizione nel 2004 interrogandosi sul futuro del software. I risultati dei suoi pensieri sono stati pubblicati in un libro, After the Software Wars, in cui la strada indicata è quella dell´open source.

Se qualcuno ha subito pensato al classico dipendente insoddisfatto, probabilmente si sbaglia. Curtis ricorda il suo primo incontro con Bill Gates, definendolo come "uno dei migliori esperti di software del pianeta", e racconta brevemente la sua storia di programmatore alla Microsoft, un capitolo divertente della sua vita che si è concluso a causa della necessità di trovare nuovi stimoli.

A quanto sembra, questi nuovi stimoli sono arrivati dal mondo del Software Libero: dopo un primo approccio dettato soprattutto dalla curiosità, Curtis sembra innamorarsi della filosofia abbracciata dalla comunità open source, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di scambiare le proprie idee con utenti e sviluppatori. Il confronto tra Software Libero e proprietario, sostiene Curtis, ricorda quello tra scienza e alchimia: prima dell´avvento della scienza, gli alchimisti custodivano gelosamente i propri segreti, ma quanto gli uomini hanno iniziato a scambiare i propri saperi, è finita l´Età Oscura ed è iniziato un periodo di rapidi progressi.

In questo libro, Curtis propone la sua visione relativa all´oggi e al domani del mondo del software, con una prospettiva a 360 gradi che promuove la via dell´open source, sia sul piano tecnico che su quello filosofico. Il libro viene venduto su Lulu.com sia in versione cartacea che in formato digitale, ma è comunque disponibile un interessante assaggio gratuito, in formato PDF.

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