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Ubuntu 9.10: perché Empathy e non Pidgin?

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Manca poco più di un mese al rilascio di Ubuntu 9.10, domani, poi, verrà rilasciata la Alpha 6. Si può dire quindi che il grosso dell´impostazione è stata ormai data, che Ubuntu 9.10 Alpha 6 non dovrebbe subire grandi stravolgimenti. È vero le cose stanno effettivamente così, eppure si continua a discutere di una delle scelte più "controverse" fatte dal team di Canonical: la sostituzioni di Pidgin con Empathy.

Sia Pidgin che Empathy sono degli IM (instant-messaging client), cioè applicativi che consentono agli utenti di comunicare, e questo sia via chat, che attraverso chiamata vocale, e nelle ultimissime versioni anche tramite video conferenza. Entrambi supportano diversi protocolli e sistemi di comunicazione.

WorksWithU, magazine online che segue da vicino le vicende di Canonical e Ubuntu, ha cercato di fare chiarezza sulle motivazioni che giustificano la sostituzione di Pidgin con Empathy. In un recentissimo articolo ha anche tirato fuori un paio di tabelle comparative tra questi due IM, sempre nel tentativo di soppesare i pro e i contro dei due tool. A guardare proprio queste due tabelle si evince che Pidgin ed Empathy sembrano pressapoco identici. Ci deve essere dell´altro.

Scavando tra i thread della mailing list per gli sviluppatori di Ubuntu spuntano fuori alcune mail abbastanza interessanti che svelano il mistero. Il discorso suona più o meno così. Prima mail, datata 20 agosto 2009: "è stata rilasciata la versione 2.6.1 di Pidgin che supporta la video comunicazione su XMPP (ndr il protocollo usato anche da GTalk), allora perché non riconsideriamo l´utilizzo di Pidgin e accantoniamo il nuovo tool Empathy?" Seconda mail, di risposta alla prima: si può sempre rivalutare la questione, parliamone.

Scorrendo le mail che compongo il thread spunta fuori che la motivazione principale che ha spinto alla sostituzione di Pidgin con Empathy risiede nel fatto che quest´ultimo è già compatibile col framework Telepathy del progetto FreeDesktop. Fine della storia, tutto chiarito, si passa ad Empathy, mantenendo comunque nel main-stream di Ubuntu il supporto a Pidgin.

Scaviamo ancora. Sul wiki del progetto Ubuntu si può leggere che già da tempo si stanno cercando di perfezionare le funzionalità di comunicazione presenti in Ubuntu. L´ideale sarebbe quella di integrare il desktop con una sorta di instant messaging sempre attivo. All´avvio il desktop si connette in automatico ai canali di comunicazione cui l´utente appartiene (jabber, google, msn,...) e "censisce gli amici" che sono in linea. Da questo istante in poi inviare foto ad un amico, modificare insieme un documento, telefonare, o semplicemente condividere una news diventano attività gestite in sintonia dal desktop environment e gli applicativi del sistema.

Bello, utile e certamente un passo tecnologico in avanti. Cosa si deve fare per far diventare il sogno realtà? Semplice, Ubuntu deve supportare un framework come Telepathy.

Telepathy è una tecnologia basata su D-Bus. Un demone centrale chiamato "Connection Manager" registra le connessioni di tutte le applicazioni presenti nel sistema. Ciascuna applicazione, sia essa Empathy che gedit, o anche Gimp, includono un mini-client che comunica col Connection Manager e che gestisce le richieste provenienti da altre entità (applicazioni) per lo più residenti su altri PC (quelli delle persone che intendono comunicare). Vengono a crearsi dei "tubi di comunicazione virtuali" che consentono agli utenti di scambiarsi dati, informazioni, news, foto, messaggi vocali o video. Gnome, grazie al suo sistema D-Bus, funge da ambiente per la comunicazione.

Alla fine della storia, la sostituzione di Pidgin con Empathy si spiega con una semplice parola: Telepathy. Ora, però, il quesito diventa un altro: quando tutto questo diventerà realtà? Ubuntu 9.10? Ubuntu 10.4? Oppure, Ubuntu 10.10?

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