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Problemi di consumo energetico su Linux: consigli pratici

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Torniamo per l´ultima volta sul più importante problema di consumo energetico relativo (non per loro diretto demerito) ai kernel Linux 2.6.38 e seguenti.

Gli utilizzatori di Ubuntu 11.04 (Fedora 15, ecc) che notassero un maggior consumo di energia, e quindi una conseguente diminuzione della durata della batteria, rispetto a Ubuntu 10.10 (Fedora 14, ecc) potrebbero ancora una volta palesare la veridicità del "Chi fa da sé...", per migliorare la situazione, dato che nessun altro al momento è d´aiuto.

Se il consumo maggiorato è dovuto alla famosa regressione si potrebbe quindi provare a forzare l´ASPM (Active-State Power Management) in maniera indipendente da ciò che il BIOS ne pensa. La procedura che segue è da applicare se e solo se il comando

dmesg | grep -i aspm

ritorna un qualche risultato. Se l´output è vuoto nessun hardware del sistema usa ASPM e quindi non vi può esser tale regressione e la minor durata della batteria potrebbe esser data semplicemente dal suo uso (più è vecchia, meno dura) o da qualche modulo del kernel o da chissà che altro.

Per maggiori dettagli sull´utilizzo rimando volentieri all´ottimo intervento di un nostro affezionato lettore sul forum Ubuntu IT.

Sebbene sui vari forum in giro per il globo nessuno sembra aver incontrato problemi, la procedura è da usare a proprio rischio e pericolo (che del resto è il mestiere di ogni vero Pinguino...).

Tutto ciò premesso, si parte.

Modifichiamo il file di configurazione di GRUB 2, di modo da istruire il bootloader a lanciare il kernel passandogli il parametro "pcie_aspm=force" a ogni avvio:

sudo gedit /etc/default/grub

(oppure: sudo mc -e /etc/default/grub per quanti utilizzano Midnight Commander quale editor per la shell).

Modifichiamo ora la linea

GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT="quiet splash"

in

GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT="quiet splash pcie_aspm=force"

(attenzione a scriverlo correttamente!)

Quindi salviamo, usciamo e diamo:

sudo update-grub

ed infine riavviamo il sistema (sudo reboot).

È tutto. Il problema si è risolto? La parola a voi lettori.

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