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OpenAI si è detta interessata all'acquisto di Chrome: tutti i dettagli

La sentenza del DOJ potrebbe costringere Google a vendere Chrome. OpenAI interessata a creare un browser AI. Dettagli su questa svolta tecnologica.
OpenAI si è detta interessata all'acquisto di Chrome: tutti i dettagli
La sentenza del DOJ potrebbe costringere Google a vendere Chrome. OpenAI interessata a creare un browser AI. Dettagli su questa svolta tecnologica.
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Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) ha recentemente avanzato una proposta che potrebbe segnare un cambiamento epocale nel settore tecnologico: la cessione forzata di Chrome, il browser di proprietà di Google, per affrontare quello che viene definito un monopolio illegale nel mercato della ricerca online e nella pubblicità digitale. Questa mossa, che mira a ristabilire condizioni di concorrenza equa, include anche altre restrizioni, come la limitazione degli accordi esclusivi di Google con terze parti, tra cui Apple, dove il motore di ricerca dell'azienda è preimpostato come opzione predefinita.

Il DOJ considera Chrome un punto di accesso strategico attraverso cui Google mantiene il suo predominio, motivo per cui ha proposto non solo la vendita del browser, ma anche un divieto per Google di rientrare nel mercato dei browser per almeno cinque anni. Inoltre, l'azienda potrebbe essere obbligata a condividere i dati di ricerca con i concorrenti, riducendo il suo vantaggio competitivo nei settori emergenti, come quello dell'intelligenza artificiale.

OpenAI è interessata all'acquisto

Tra i potenziali acquirenti, OpenAI si è già mostrata interessata all'acquisizione di Chrome. Nick Turley, un dirigente della società, ha dichiarato che l'obiettivo sarebbe trasformare il browser in una piattaforma basata sull'intelligenza artificiale, in linea con la recente strategia di OpenAI, che include il lancio di GPT Search e l'assunzione di ex sviluppatori di Google coinvolti nella creazione originale di Chrome. Questo approccio potrebbe dare vita a un nuovo tipo di browser, capace di integrare funzionalità avanzate e l'AI per migliorare l'esperienza utente.

Per Google, le conseguenze potrebbero essere devastanti. La perdita di Chrome rappresenterebbe non solo un danno economico, ma anche un colpo significativo alla sua influenza nel settore tecnologico. L'azienda ha risposto alle proposte del DOJ definendole un intervento eccessivo che rischia di danneggiare i consumatori e la competitività tecnologica americana.

Kent Walker, Chief Legal Officer di Google, ha dichiarato che queste misure potrebbero compromettere la sicurezza e la privacy degli utenti, oltre a deteriorare la qualità di servizi come Android e Mozilla Firefox, che dipendono dal motore di ricerca di Google. La decisione finale del giudice è attesa nel corso del 2025, ma le implicazioni di questo caso potrebbero ridisegnare completamente gli equilibri del settore tecnologico.

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