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Non lo faccio perchà© ci vuole tempo... ma lo so fare!

Dove sono finiti i professionisti? Le aziende sanno valorizzarli?
Dove sono finiti i professionisti? Le aziende sanno valorizzarli?
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Ci risiamo. Per l'ennesima volta, in più di uno dei colloqui che sto affrontando recentemente, alla mia domanda: noi cerchiamo un candidato con i requisiti XYZ mi sono sentito rispondere ma io questo lo so fare, solo non lo faccio normalmente perché ci vuole troppo tempo. E poi... lo sai come sono i clienti.

Ricapitoliamo. Non si fanno i layout tableless perché meno veloci di quelli a tabelle... ed il cliente paga poco.
Non si usano gli unit test perché richiedono tempo... tanto è solo per quel cliente che non vedremo mai più. Non si progetta un'applicazione performante perché l'ottimizzazione richiede tempo e test... e si sa, i test richiedono tempo ed il cliente non farà  mai così tante visite.

Scusate... ma dove sono finiti i professionisti?
Ci vuole veramente molto più tempo a fare le cose per bene?

Forse sì, o forse chi oggigiorno si spaccia per professionista forse forse non lo è e forse ci mette tanto a fare le cose perché non le sa fare. E non parlo per sentito dire.

Ogni funzione che scrivo, che sia per me o per altri, è accompagnata da un commento che ne descrive il comportamento e, nella maggior parte dei casi, da test funzionali. Il tempo totale, se considero poi l'evoluzione del progetto, non è mai (e dico mai) superiore al tempo speso a sbattere testate contro il muro nel tentativo di risolvere bug, errori e regressioni dettate dalla mancanza di uno sviluppo adeguato e minimamente orientato alle best practice.

Conosco professionisti dei CSS, tra cui Alessandro, Fabrizio ed altri che bazzicano in questo blog e nel forum, che sanno dettarmi un CSS al telefono e ci mettono meno tempo loro a scrivere un layout che io a capire le modifiche che hanno fatto al CSS (anche qui, parlo per esperienza diretta... Fabrizio, ti ricorda qualcosa? ;) ).

Non è forse giunto il momento di smetterla di prostituire certi servizi? Ho avuto nel tempo la fortuna ed il piacere di incontrare molti professionisti, la maggior parte dei quali a certe domande risponde i miei servizi costano questo, prendere o lasciare.
Una discreta parte di potenziali clienti lascia... ma siamo proprio sicuri che varrebbe la pena di considerare quelle persone clienti?

Come giustamente diceva Francesco, io certi utenti non li voglio.
Per prendere tutto si finisce per avere nulla, per prendere tutto si finisce per avere solo grane, per prendere tutto si finisce per svendersi.

Il professionista, a mio avviso, è tale anche quando è in grado di valutare la giusta dose di compromessi senza mai rinunciare a quelli che sono i fondamenti del proprio lavoro e, soprattutto, alla possibilità  di lavorare ed offrire un servizio professionale.
E non barrichiamoci dietro alla frase "ci vuole tempo". Per qualsiasi cosa ci vuole tempo, ma impariamo a considerare che il tempo diminuisce nel momento in cui chi opera acquisisce esperienza. L'esperienza si ottiene sperimentando, quindi chi non prova non potrà  mai imparare.
L'esperienza si ottiene studiando e sì, lo studio richiede tempo e fatica... ma parliamoci chiaro, mica si nasce professionisti.

Per correttezza, due paroline le spenderei volentieri anche nei confronti delle aziende. Da una parte ci si lamenta che non si trovano professionisti (e questo è fuori d'ogni dubbio), dall'altra quei pochi che emergono difficilmente vengono apprezzati come si dovrebbe. E non parlo solo di compenso economico, anche se questo aspetto certamente non è da tralasciare.
Cara azienda, ti sei mai chiesta quanto valorizzi i tuoi professionisti?

Hai mai pubblicato in uno dei tuoi comunicati stampa il nome dei professionisti che hanno lavorato al progetto, oltre al solito responsabile commerciale che ti ha portato in casa il contratto? Hai mai creato una pagina dello staff dove esponi chiaramente i tuoi professionisti alla luce del sole, dando loro il giusto risalto?
Hai mai pensato che un professionista pagato come si deve e giustamente stimolato può costarti (in termini assoluti) meno di molti junior, anche se (in termini relativi) il suo stipendio è più alto?

Inoltre, cara azienda, ogni tanto chiediti se è ancora possibile vendere la luna o se forse sarebbe meglio accontentarsi a vendere qualcosa di meno astratto, magari rispettando le tempistiche ed evitando di acquisire un cliente oggi e perderlo domani (scontento) per il solo scopo di mettersi in tasca la commessa. Perché un cliente insoddisfatto è peggio di un cliente non acquisito. Perchè, azienda, i clienti tra di loro parlano.

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