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Microsoft partecipa al Linux Summit, ancora i brevetti al centro della discussione

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In questi giorni si è tenuto il terzo Linux Collaboration Summit, un evento organizzato dalla Linux Foundation. Si tratta di una occasione in cui vengono riuniti intorno al tavolo tutti i più importanti sviluppatori e manager che lavorano nell´ambito Linux. Si parla, si discute e ci si confronta non solo sulle questioni prettamente tecniche ma anche su questioni politiche, strategiche, e manageriali.

Quest´anno anche Microsoft, nella persona di Sam Ramji, è stata ospite del Linux Collaboration Summit, e ha preso parte ad uno dei tanti dibattiti. Sam Ramji occupa in Microsoft il ruolo di "Platform Strategy Senior" e ha partecipato ad una "tavola rotonda" con Jim Zemlin, Direttore Esecutivo di Linux Foundation, e Ian Murdock, vice Presidente della sezione SUN Community e Developer.

L´intervento di Sam Ramji ha per lo più interessato due aspetti: l´attuale posizione di Microsoft nei confronti dell´Open Source, una analisi delle problematiche relative ai rapporti tra brevetti e mondo Open Source.

Secondo S. Ramji l´atteggiamento di Microsoft nei confronti del mondo Open Source è per lo più "user driven" nel senso che l´azienda cerca di seguire le tendenze dei propri clienti, e adattarsi ad esse in modo da aumentare la "customer satisfaction". Un esempio sono le vicende che lo scorso anno hanno visto Microsoft coinvolta nel progetto Apache, e che ha avuto come effetto quello di far intervenire l´azienda di Redmond con un finanziamento economico alla Apache Foundation. In questo caso, poiché Microsoft ha visto che la tendenza di molti suoi clienti è quella di installare sia Apache che "MySQL" sui propri server Windows allora ha deciso di intervenire migliorando la qualità di uno di questi due prodotti.

Il tema dei brevetti è stato certamente quello più caldo. All´indomani della conclusione "amichevole" della disputa legale tra Microsoft e TomTom, in merito all´utilizzo del filesystem FAT, è ovvio che parlare di brevetti è diventato quasi un "must". Microsoft nell´intervento al Linux Collaboration Summit affronta la questione da due punti di vista. Prima di tutto S. Ramji tende a sottolineare che, anche se sembra strano, la Microsoft ad oggi è una delle aziende che è stata più colpita in passato da cause legali relative all´utilizzo di brevetti. Detto questo, però, l´atteggiamento che Microsoft vuole avere per il futuro è di apertura di alcuni suoi standard attuali e di collaborazione col mondo Open Source.

Il dibattito si è infuocato quando Sam Ramji ha citato come esempio la collaborazione tra Microsoft e il progetto Samba. Lo sviluppatore samba Jeremy Allison è intervenuto, e ha risposto duramente, facendo notare che in quel caso non c´è stata "una collaborazione completamente aperta" e che nonostante tutto ci sono ancora diversi aspetti che Microsoft non vuole chiarire.

Certamente se si immagina un futuro in cui Microsoft e Linux collaborano, o per lo meno convivono pacificamente, si è ancora lontani. Già però la presenza di Microsoft ad un evento prettamente Linux è un buon inizio. Almeno si può dire che "chi ben comincia, è a metà dell´opera".

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