La crisi dell'editoria digitale sta raggiungendo una fase critica, alimentata dall'ascesa dell'intelligenza artificiale e dai cambiamenti nei comportamenti di consumo delle informazioni online. Strumenti innovativi come Google AI Mode e AI Overviews stanno ridefinendo il panorama, fornendo agli utenti risposte rapide e dirette tramite chatbot, riducendo così la necessità di visitare i siti web degli editori di notizie.
Il calo di clic
Questa trasformazione ha un impatto tangibile sull'industria editoriale. Secondo il Wall Street Journal, i tradizionali "link blu" di Google stanno registrando un calo significativo nei clic. Gli utenti preferiscono le risposte sintetiche e immediate offerte dai sistemi AI, spesso basati su contenuti giornalistici prelevati senza autorizzazione o compenso. Il fenomeno è evidenziato dai dati di Similarweb, che confermano una riduzione del traffico organico per l'intero settore. Il New York Times, ad esempio, ha visto questa quota scendere al 36,5% nell'aprile 2025, con una perdita di quasi otto punti percentuali rispetto a tre anni prima.
Nuovi modelli di business
In risposta a questa crisi, gli editori stanno esplorando nuovi modelli di business. Alcuni, come il New York Times, hanno siglato accordi con aziende tecnologiche come Amazon per monetizzare i propri contenuti utilizzati nell'addestramento dei sistemi AI. Altri, come The Atlantic e il Washington Post, stanno accelerando la transizione verso modelli più sostenibili e innovativi. Un esempio interessante è rappresentato dalla startup Perplexity, che propone di condividere i ricavi pubblicitari con gli editori ogni volta che i contenuti delle loro testate vengono utilizzati dai chatbot per rispondere alle domande degli utenti.
La risposta di Google
Google, dal canto suo, sostiene che l'introduzione di AI Overviews abbia incrementato il traffico complessivo di ricerca. Tuttavia, questo aumento non si traduce necessariamente in maggiori visite ai siti editoriali, evidenziando un disallineamento tra il valore generato dall'AI e i benefici percepiti dagli editori.
Questa evoluzione del settore pone gli editori di fronte a scelte difficili. Devono bilanciare l'innovazione tecnologica con la sostenibilità economica, proteggendo al contempo il valore e la proprietà intellettuale dei contenuti giornalistici. La questione centrale è come preservare il giornalismo di qualità in un'era in cui l'intelligenza artificiale domina la distribuzione delle informazioni.