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H.264 meglio di Theora. Ed è subito polemica

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Non lasciano adito al dubbio i test condotti da Jan Ozer, esperto in media streaming: H.264 offre risultati di gran lunga migliori di Ogg Theora. Nell´esperimento non solo H.264 ha surclassato Theora a parità di bitrate, ma anche quando il bitrate era nominalmente a sfavore del blasonato codec proprietario.

Uno scontro da cui Theora è uscito abbastanza malconcio da richiedere l´intervento di Greg Maxwell, in rappresentanza della stessa fondazione Xiph che sviluppa il codec open source. Maxwell ha fatto notare che il test non è stato del tutto corretto, che i parametri scelti per la codifica di Theora erano per nulla ottimizzati e che era stata usata una versione del codec (quella per Quicktime) che non è particolarmente seguita e aggiornata da Xiph.

Stesse obiezioni mosse a KeyJ, blogger e sviluppatore, che armato di SSIM (un algoritmo per la misura oggettiva della qualità) ha confrontato H.264, MPEG4, Theora e Dirac. In questo, addirittura, il test sarebbe stato inficiato dall´utilizzo di una versione ormai obsoleta del codec. Per la cronaca: anche nel test condotto da KeyJ H.264 ha vinto su tutti i campi.

Test da rifare quindi, con l´appoggio dello stesso Ozer, che a leggere la lunga discussione seguita al suo articolo originale, si è detto disponibile a seguire i buoni consigli di chi il codec Theora lo conosce bene e a ripetere le prove non appena Xiph rilasci la nuova versione di Theora (giusto per non farsi dire di aver usato un codec "vecchio").

In attesa di test più approfonditi, magari con un metodo oggettivo per la misura della qualità video, bisogna però fare alcune considerazioni.

  • Theora è sicuramente competitivo, anche grazie ai recenti miglioramenti, ma difficilmente potrà battere H.264. Tanto che la Free Software Foundation ha chiesto a Google la liberazione del codec VP8 di On2 (ricordiamo che Theora stesso deriva dal codec VP3 che On2 decise di liberare da vincoli di licenza e brevetto);
  • La maggiore diffusione di H.264 ha permesso uno studio più approfondito dei parametri da utilizzare caso per caso (streaming live, archiviazione, ecc.), dando a questo codec un vantaggio derivante dalla più facile configurazione. Lo stesso Jan Ozer non ha volutamente scelto dei brutti parametri per Theora. Ha solo scelto la strada più breve, strada che con H.264 ha prodotto risultati migliori.

Resta il fronte dei brevetti, dove Theora batte H.264: nessuna licenza da pagare ora o in futuro. La cosa però interessa poco gli utenti finali e sembra addirittura infastidire una buona fetta dell´industria.

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