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FreeDos alla riscossa

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All´alba dei suoi 12 anni di vita, il clone free di MS-DOS, FreeDos, raggiunge la versione 1.0.

Smentendo clamorosamente le voci di una possibile morte del progetto, alimentate anche da un lungo periodo di silenzio da parte degli sviluppatori, FreeDos torna quindi prepotentemente alla ribalta con una nuova versione, a coronamento di più di un decennio di sviluppo ininterrotto..

Chiaramente molti di voi si staranno chiedendo quale possa essere l´utilità, al giorno d´oggi, di un clone di un sistema operativo non più supportato dal 1994, senza interfaccia grafica e a 16 bit. Beh, la cosa potrà stupirvi, ma in giro ci sono ancora, in ambito di produzione, applicazioni scritte per MS-DOS che fanno ancora il loro lavoro in maniera impeccabile. Ma l´utilità di FreeDOS non si ferma qui. Avete la casa piena di vecchi giochi DOS e volete farvi una partita per ricordare i vecchi tempi? FreeDOS fa per voi.

Il modo più semplice per provare FreeDOS è quello di installare un emulatore di PC e quindi far girare il sistema operativo su un PC emulato, a meno che non abbiate, in soffitta o in cantina, un vecchio PC che potrete riportare a nuova vita e a costo zero (FreeDOS si dichiara retro compatibile con architetture XT, 286, 386 e necessita di solo 640 Kb di memoria RAM).

Il progetto dispone di un wiki, il FreeDOS Documentation Project molto curato e completo, che spiega in maniera dettagliata sia la fase di installazione che di utilizzo di FreeDOS.

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