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FreeBSD prepara il divorzio da GCC grazie a ClangBSD

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Uno dei fenomeni più bizzarri del mondo del software libero/aperto è rappresentato dall´intolleranza dei progetti BSD nei confronti di quelli GPL: nonostante entrambe le licenze siano libere i sostenitori di una e dell´altra non perdono occasione per promuoverne l´utilizzo a scapito della licenza vista come "eretica".

E proprio a questo proposito dobbiamo segnalare che ClangBSD, il sotto-progetto di FreeBSD che mira all´utilizzo per default del compilatore clang, ha raggiunto un ulteriore grado di maturità: da pochi giorni è infatti possibile compilare l´intero FreeBSD senza far ricorso a GCC.

Il self-hosting (così viene chiamata la capacità di auto-compilazione) è solitamente considerato come il passo fondamentale per qualsiasi progetto e, agli occhi degli utenti BSD, rappresenta un traguardo importante in vista dell´eliminazione di GCC (rilasciato con licenza GPL) dalla loro infrastruttura.

clang è frontend per LLVM, il framework per la compilazione divenuto particolarmente popolare dopo la benedizione di Apple (che, come FreeBSD, vorrebbe eliminare GCC da OS X); attualmente clang supporta diversi linguaggi c-like (C, C++, Objective C, Objective C++) e offre una modalità compatibile con GCC.

Per i più curiosi, Phoronix ha recentemente pubblicato un benchmark che mette a confronto binari compilati con GCC e con LLVM-clang: la piattaforma di riferimento, in questo caso, è Ubuntu ma i risultati possono comunque dare un´idea del livello raggiunto dai concorrenti di GCC.

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