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Dreamlinux, un sogno ancora da realizzare

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Incuriosito dalla grafica davvero accattivante del sito (e poi non dite che la prima impressione conta poco), ho deciso di installare Dreamlinux sul mio HD prima di compiere il fresh install da Feisty a Gutsy.

Questa distribuzione Brasiliana è basata su Morphix (onestamente mai sentito prima d´ora), basato a sua volta su Debian. Così ho scaricato l´immagine e ho iniziato subito a provare questa distro.

Sicuramente per quanto riguarda le prime impressioni Dreamlinux si colloca al primissimo posto: il live CD si avvia in circa 30 secondi, una velocità davvero impressionante, contando che quello di Ubuntu ci impiega circa 2 minuti e mezzo.

C´è anche da dire che la leggerezza di DL è dovuta anche alla scelta di XFCE come ambiente grafico. E quando il desktop si è caricato la prima cosa che ho pensato è: "Strano, credevo di aver scaricato DreamLinux, non Mac OSX".

La somiglianza è davvero spudorata: dock identico a quello di OSX, tema di icone uguale, persino le decorazioni delle finestre. Benché mi piaccia molto la grafica di Mac, non sono un tipo che ama molto queste scopiazzature. Comunque DL ha ben altre sorprese, sia nel bene che nel male.

DL ha dei veri e propri centri di controllo studiati su misura. Dall´installazione dei Driver proprietari, dove integra uno script simile a Envy (a proposito, a quando l´inclusione in Ubuntu?), all´installazione di software proprietario, fino alle personalizzazioni: tutte queste caratteristiche, oltre all´indiscutibile bellezza grafica e alla velocità, mi hanno spinto ad installarla sull´HD e considerarla più seriamente.

E qui sono iniziati i dolori. Per quanto apprezzi lo sforzo di mantenere l´installer il più essenziale possibile, non si può ridurre tutto a una singola schermata e a qualche bottone, perchè si rischia di cadere nell´errore di omettere dei particolari. Oltre ad una pessima, a mio avviso, gestione del partizionamento, tutt´altro che facile e intuitiva.

L´installazione è stata una copia della cartella / del livecd sulla cartella / del punto di mount. Il che vuol dire che un´eventuale partizione /home separata di un altro sistema linux verrebbe spazzata via, come mi è successo. Fortunatamente esiste il backup, ma questa cosa la reputo estremamente grave.

Comunque, una volta installato tutto, sono iniziati i dolori. DL è bella, veloce, e tutto, basta che la lasci così com´è. Ogni volta che si fa un´operazione con apt bisogna infatti utilizzare un tool che fa un backup della configurazione di sistema, e che la ripristina al termine dell´installazione/aggiornamento. Cosa che non sapevo e che ha rovinato il mio sistema.

Inoltre, DL usa ancora Beryl. Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, e dopo le dovute scuse a Mark ho rimosso Dreamlinux e installato Gutsy.

In sintesi: DL ha ottime possibilità di emergere, ma per ora è troppo "chiusa" per permetterne un vero utilizzo. Resto comunque fiducioso e consiglio a tutti, soprattutto a quelli che hanno poca esperienza con sistemi Linux, di darle un´occhiata.

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