Una battaglia legale di proporzioni epiche sta prendendo forma tra i giganti dell'intrattenimento e l'innovativa tecnologia dell'AI generativa. Disney e Universal, due colossi del settore, hanno avviato un'azione legale contro Midjourney, accusandola di violazione copyright per l'uso non autorizzato di personaggi iconici appartenenti al loro patrimonio creativo.
Copie non autorizzate di personaggi celebri
Secondo i documenti depositati presso un tribunale californiano, Midjourney avrebbe sfruttato in modo illecito immagini e rappresentazioni di personaggi celebri come Darth Vader, Spider-Man ed Elsa di Frozen, tra gli altri. L'accusa descrive la piattaforma come un "distributore automatico virtuale di copie non autorizzate", sottolineando la gravità delle azioni attribuite all'azienda tecnologica. L'uso di questi personaggi, inoltre, non si limiterebbe alla generazione di contenuti, ma includerebbe anche la promozione dei servizi della piattaforma attraverso la sezione "Explore" del sito ufficiale.
Attenzione al generatore video di Midjourney
Le preoccupazioni dei colossi dell'intrattenimento non si fermano qui. La situazione potrebbe aggravarsi ulteriormente con l'annunciato sviluppo di un generatore video da parte di Midjourney, capace di creare contenuti animati che replicano fedelmente non solo i personaggi ma anche le ambientazioni e gli stili visivi delle produzioni originali. Questo passo rappresenterebbe un'evoluzione tecnologica significativa, ma anche una potenziale minaccia su scala ancora più ampia per i diritti d'autore.
Avvocati al lavoro
Gli avvocati di Disney e Universal evidenziano anche la mancata implementazione di sistemi preventivi per la rimozione dei contenuti problematici, pratica invece adottata da altre piattaforme simili. Nonostante le richieste ufficiali, Midjourney non avrebbe fornito risposte concrete, alimentando ulteriormente il conflitto legale.
Questo caso si inserisce in un panorama più ampio di controversie legali legate all'AI generativa. Altri protagonisti del settore, come OpenAI e Anthropic, sono attualmente coinvolti in cause simili. OpenAI, ad esempio, è stata citata in giudizio dal New York Times e da autori come George R.R. Martin per presunti utilizzi impropri di materiale protetto durante l'addestramento dei modelli. Allo stesso modo, Anthropic è sotto accusa da parte di editori musicali e piattaforme come Reddit per questioni analoghe.