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Attacchi hacker con l'AI: Cina e Iran tra i principali protagonisti

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, gruppi di hacker associati a paesi come Cina, Iran e altre nazioni stanno sfruttando l'AI per potenziare i loro attacchi hacker.
Attacchi hacker con l'AI: Cina e Iran tra i principali protagonisti
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, gruppi di hacker associati a paesi come Cina, Iran e altre nazioni stanno sfruttando l'AI per potenziare i loro attacchi hacker.
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Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal e confermato da esperti di sicurezza di Google, gruppi di hacker associati a paesi come Cina, Iran e altre nazioni straniere stanno sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie di intelligenza artificiale per potenziare i loro attacchi informatici contro obiettivi statunitensi e internazionali.

Negli ultimi mesi, diversi gruppi hacker, distribuiti in oltre 20 paesi, hanno utilizzato il chatbot Gemini di Google per scopi illeciti, come la creazione di codice dannoso, l'identificazione di vulnerabilità nei sistemi informatici e la ricerca di organizzazioni da attaccare.

Sebbene le preoccupazioni riguardo ai possibili usi malevoli dell'AI fossero già state sollevate in passato, le rivelazioni di Google rappresentano una delle prime conferme tangibili di come l'AI generativa venga sfruttata concretamente per migliorare le capacità di hacking.

Non solo Cina e Iran: attenzione anche a Russia e Corea del Nord

Questa situazione si inserisce in un contesto di crescente allarme per i progressi della Cina nel campo dell'AI, a seguito del successo della piattaforma cinese DeepSeek, che ha suscitato preoccupazioni globali su come questa tecnologia possa influenzare il lavoro, la diplomazia e persino la guerra. Secondo il rapporto di Google, gruppi con legami noti a Cina, Iran, Russia e Corea del Nord hanno usato Gemini per migliorare le loro operazioni di hacking. Tuttavia, l'uso della piattaforma sembra più indirizzato a migliorare la produttività che a sviluppare nuove tecniche avanzate di attacco.

L'uso dell'IA da parte di questi gruppi criminali rappresenta una nuova e grave minaccia per la sicurezza informatica a livello globale. Grazie all'intelligenza artificiale, è possibile generare codice dannoso in modo molto più rapido ed efficiente, individuare vulnerabilità nei sistemi e studiare le difese delle potenziali vittime. La crescente sofisticazione di questi attacchi rende più difficile difendersi.

Per far fronte a questa nuova sfida, è necessario un impegno internazionale coordinato, con investimenti in soluzioni di sicurezza avanzate, strumenti di rilevamento basati sull'AI e una collaborazione globale tra governi, aziende e esperti di sicurezza.

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