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AMD ammette le proprie difficoltà con Linux e OpenCL

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Per chi sviluppa e lavora a progetti più o meno importanti, talvolta anche correlati all´ambito open source, è spesso difficile ma senz´altro segno di maturità dimostrare i propri limiti e le proprie difficoltà, come è successo in passato con Sam Spilbury, sviluppatore di Compiz, che sul suo blog ha ribadito il suo fallimento in un progetto certamente apprezzato dagli utenti del pinguino.

E a sorpresa anche AMD, rappresentata da Neal Robinson in un articolo segnalato da Phoronix e pubblicato su The Inquirer, ammette la necessità di ulteriore tempo per il supporto completo ad OpenCL sulle cosiddette GPGPU. Un evidente sintomo di questo è il comportamenti di alcuni produttori hardware come Dell, che disattivano il supporto ad OpenCL laddove il sistema operativo utilizzato sia Linux, al fine di evitare problemi agli utenti finali. Robinson giustifica il ritardo in questi termini:

L´ambiente Linux è molto più complesso perché ci sono molte differenti distribuzioni, per cui cercare di avere un singolo ambiente di sviluppo è più impegnativo rispetto a Windows, dove c´è più uniformità.

AMD, che ha sponsorizzato l´implementazione di OpenCL in diversi progetti open source quali Gimp, VLC e HandBrake, ha intenzione di collaborare nell´immediato futuro anche con FFmpeg per diffondere quanto più possibile l´uso questa libreria. Lo stesso Robinson promette comunque di colmare presto tale lacuna:

Al momento stiamo dialogando con alcuni dei nostri partner Linux per far sì che le performance di OpenCL, specialmente con i nostri driver, sia pienamente attivo su quelle piattaforme. Potranno così avvantaggiarsi di tutto questo lavoro open source, che si tratti di Windows o Linux.

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